Parigi sotto attacco con 120 morti. L’Isis rivendica: ‘E’ 11 settembre per la Francia’

L’orrore assedia la Francia con un attacco terroristico senza precedenti in Europa, colpendo un teatro, lo stadio e altri punti della città. Una carneficina, con stragi in tutta la capitale francese e sarebbero circa 120 i morti in sette attentati, con diverse sparatorie a Parigi. ‘La Francia manda i suoi aerei in Siria, bombarda uccidendo i bambini, oggi beve dalla stessa coppa’, afferma il canale Dabiq France, la rivista francese dello Stato islamico, assumendo la paternità degli attentati.  ‘Dopo Parigi, ora ‘tocca a Roma, Londra e Washington’, è il sinistro proclama che accompagna le celebrazioni dei sostenitori dell’Isis, su Twitter, degli attacchi a Parigi, con l’hashtag ‘#Parigi in fiamme’. Al momento non c’è, comunque, una rivendicazione ufficiale dello Stato islamico. Non mancano le minacce a Spagna e Portogallo, territorio dell’antico Califfato in Europa: ‘Ricordate, ricordate il 14 novembre di #Parigi. Non dimenticheranno mai questo giorno, così come gli americani l’11 settembre’, scrive Rita Katz sul Site citando canali dell’Isis. In una città assediata da terroristi e teste di cuoio, 100 ostaggi in una sala da concerti, decine di cadaveri attorno allo Stade de France, dove gli spettatori di Francia-Germania sono stati bloccati. Il presidente Francois Hollande ha dichiarato lo stato di emergenza e il governo ha decretato il piano Alpha Rouge (Alfa Rosso), un livello di allerta mai toccato prima e che corrisponde al livello ‘attentati multipli’. Poi un Hollande visibilmente scosso ha parlato in diretta tv ai francesi annunciando lo stato di emergenza, l’afflusso di militari nella capitale per evitare nuovi attacchi e la chiusura delle frontiere. ‘Dobbiamo difenderci’, ha detto in diretta tv e altri 1500 militari sono stati mobilitati a Parigi. La American Airlines ha per il momento sospeso i voli verso Parigi. Il Belgio ha ripristinato i controlli alla frontiera francese e rafforzato le misure di sicurezza anche negli aeroporti e nelle stazioni. Le strade del cuore della capitale sono deserte o blindate dalla polizia, l’invito delle autorità è di restare in casa se possibile. Dalle caserme e da diverse regioni stanno affluendo rinforzi di reparti speciali e teste di cuoio. Negli ospedali si sta procedendo a liberare per quanto possibile i posti letto. Il primo attentato, a quanto sembra un’azione kamikaze, è stato segnalato nel X arrondissement, in una brasserie nel quartiere tipico dei ristoranti kosher. Dieci morti a quanto sembra, poi i terroristi, come se stessero compiendo un raid, sono ridiscesi verso l’XI e il XII arrondissement, a pochi metri dalla redazione di Charlie Hebdo, insanguinata dagli attentati del 7 gennaio. Nella sala da concerti Bataclan, dove c’era il tutto esaurito per un concerto rock del gruppo americano ‘Eagles of death metal’, un gruppo di terroristi ha gridato ‘Allah è grande’ e ha aggiunto frasi sulla Siria. Poi ha aperto il fuoco sul pubblico e si è verificata una carneficina con un centinaio di morti, e pare che i terroristi abbiano ucciso le persone una a una.  Testimoni della presa di ostaggi alla sala da concerti Bataclan di Parigi ha parlato, in lacrime, di uno dei terroristi che gridava ‘Allah u Akbar’, Allah è grande. Una settantina, invece, gli ostaggi uccisi all’interno del Bataclan. A Saint-Denis, allo Stade de France, tre esplosioni invece scuotevano i 50.000 presenti all’amichevole Francia-Germania. I giocatori si sono fermati, alcuni spettatori sono riusciti a uscire, gli altri sono rimasti bloccati dalla polizia all’interno fin dopo il termine della gara. Immediatamente evacuato il presidente Francois Hollande, che assisteva alla partita in tribuna d’onore. Due i kamikaze in azione e il bilancio parla di almeno 30 morti in esplosioni di polvere da sparo mista a chiodi in una brasserie e altri due siti adiacenti allo stadio. Molti i feriti. Un’altra sparatoria è avvenuta a rue de Charonne, altri colpi di arma da fuoco a boulevard Beaumarchais e a Faidherbe, tutti e tre luoghi a pochi metri da place de la Bastille. Le prime, concitate notizie, parlano di un terrorista ucciso dalle forze dell’ordine. Allerta su tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione su Roma e Milano, misure di sicurezza innalzate ai massimi livelli, contatti costanti con le autorità francesi e i servizi d’intelligence alleati per condividere le informazioni sull’attacco e gli attentati di Parigi hanno fatto scattare immediatamente anche in Italia i piani di sicurezza previsti in caso di allarme rosso. L’antiterrorismo, ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, è in costante contatto con i colleghi francesi per seguire con estrema attenzione ciò che accade in Francia, anche allo scopo di disporre ulteriori interventi preventivi. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi sta seguendo la situazione a palazzo Chigi. L’Italia, dice il premier, piange le vittime di Parigi e si unisce al dolore dei fratelli francesi. L’Europa colpita al cuore saprà reagire alla barbarie. Sullo stesso tenore le parole del Capo dello stato Sergio Mattarella: ‘L’orrore che sta sconvolgendo la capitale francese e tutto il paese lascia esterrefatti e sgomenti’. Alfano ha convocato il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica che sarà presieduto dal premier Renzi. La riunione, alla quale parteciperanno i vertici delle forze di polizia e dei servizi di sicurezza, servirà a fare una prima analisi di quanto accaduto a Parigi e a predisporre le misure necessarie per cercare di ridurre al minimo i rischi per il nostro paese. Il procuratore della capitale francese, François Molins, ha fornito un primo bilancio dettagliato degli attacchi, ed ha parlato di ‘alcuni morti’ allo Stade de France, di 18 vittime a rue de Charonne, di un morto a boulevard Voltaire, di cinque vittime a rue de la Fontaine au Roi e di 14 a rue Alibert, davanti al café ‘Le Carillon’. Il procuratore non ha fornito un bilancio preciso dell’attacco al teatro Bataclan, che ha provocato decine di vittime. Nella sala concerti i terroristi asserragliati avevano preso circa 100 persone in ostaggio, prima del blitz delle forze dell’ordine. I morti sarebbero 126, secondo un bilancio provvisorio comunicato a ‘Le Figaro’. I feriti sono oltre 200, circa 80 in condizioni serie, come riporta l’agenzia Dpa citando una fonte vicina alle indagini. I quattro terroristi al Bataclan, ha precisato il prefetto di polizia di Parigi, avevano delle cinture esplosive che hanno azionato nel corso dell’assalto da parte delle forze dell’ordine. Nel blitz, ha annunciato il ministero degli Interni, nessun poliziotto è rimasto ucciso mentre un membro delle forze dell’ordine sarebbe stato ferito. Stando a quanto riferisce la televisione francese Bfm, sono cinque i terroristi uccisi dalla polizia ma degli assalitori, ha spiegato il procuratore della Repubblica di Parigi, François Molins, sono forse ancora in fuga. Un sospetto arrestato dalla polizia a Parigi, riferiscono i media francesi, ha detto di essere un militante dello Stato Islamico. Air France, da parte sua, ha confermato i voli dopo gli attacchi di Parigi. I voli, da e per la Francia, sottolinea la compagnia transalpina, sono mantenuti. Ritardi alle partenze e agli arrivi sono da prevedere in seguito al rafforzamento dei controlli alle frontiere da parte dei servizi di sicurezza. La compagnia chiede ai passeggeri di anticipare i loro arrivi negli aeroporti. Il governo belga ha deciso, sulla scia degli attacchi di Parigi, di ripristinare i controlli alle frontiere con la Francia, negli aeroporti e nelle stazioni. Lo ha annunciato il premier belga Charles Michel, citato dall’agenzia di stampa Belga, mentre è stata convocata una riunione dell’unità di crisi per una valutazione della situazione. Il governo belga ha deciso stasera, sulla scia degli attacchi di Parigi, di ripristinare i controlli alle frontiere con la Francia, negli aeroporti e nelle stazioni. Lo ha annunciato il premier belga Charles Michel, citato dall’agenzia di stampa Belga, mentre è stata convocata una riunione dell’unità di crisi per una valutazione della situazione.

Cocis

 

 

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