Pope Francis (L) and Paraguay's President Horacio Cartes (R) attend a welcome ceremony at the Silvio Pettirossi International airport in Asuncion, Paraguay, 10 July 2015. Pope Francis is in Paraguay as part of his Latin American tour running from 05 to 12 July 2015. ANSA/CIRO FUSCO

Papa in Paraguay, ultima tappa visita Sudamerica

Il Papa, giunto in Paraguay, è stato accolto in aeroporto con gli onori militari e da inni in guaranì, la lingua indigena riconosciuta come lingua ufficiale insieme allo spagnolo. Dopo un omaggio floreale da bimbi, ha benedetto le targhe commemorative della visita di Giovanni Paolo II nel Paese, dal 16 al 18 maggio 1988.
Il suo primo discorso pubblico in Paraguay lo ha tenuto davanti alle autorità e al Corpo diplomatico, nel Palazzo presidenziale di Asuncion, subito dopo aver una visita di cortesia al presidente Horacio Cortes.
Papa Bergoglio ha ricordato che il Paese ha superato guerre e dittature, affrontati con coraggio, anche grazie ai tanti “paraguaiani sconosciuti, veri protagonisti della vita del popolo”. “E voglio riconoscere con emozione e ammirazione – ha osservato il Pontefice – il ruolo svolto dalla donna paraguaiana in quei momenti drammatici della storia”. Avendo probabilmente in mente i dopoguerra della guerra contro Argentina, Brasile e Uruguay del 1867-1870 e della guerra del Chaco, che ha opposto il Paraguay alla Bolivia dal 1929 al 1935, e la dittatura di Alfredo Stroessner, che ha annientato i diritti dei paraguaiani da 1954 al 1989, il papa ha ricordato che “sulle loro spalle di madri, mogli e vedove hanno portato il peso più grande, sono state in grado di portare avanti le loro famiglie e il loro Paese, infondendo nelle nuove generazioni la speranza di un domani migliore”.

Circa Alessandro Moschini

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