A churchgoer holds a copy of the Catholic Mirror newspaper showing a photograph of Pope Francis, after mass outside the Holy Family Minor Basilica in downtown Nairobi, Kenya Sunday, Nov. 22, 2015. Pope Francis follows his predecessors next week Nov. 25-30, 2015 to visit Africa whose growing numbers of Catholics are seen as a bulwark for a church seeking to broaden its appeal amid secularism, competing Christian faiths and violent extremism, in a trip that will take him to Kenya, Uganda and the Central African Republic. (ANSA/AP Photo/Ben Curtis)

Papa Francesco partito per l’Africa

Inizia il viaggio di Papa Francesco in Africa. L’airbus A330-200 di Alitalia che lo porterà nel contiennte africano è decollato alle 8.01 dall’aeroporto di Fiumicino e l’arrivo all’aeroporto internazionale ‘Jomo Kenyatta’ è previsto alle ore 17 locali (15 italiane). Sarà per lui la prima visita assoluta in un paese africano. Le successive mete sono Entebbe (Uganda) il 27 novembre e Bangui (Repubblica Centrafricana) il 29 novembre. Il viaggio apostolico si concluderà il 30 novembre con l’arrivo alle ore 18.45 all’aeroporto di Roma Ciampino. Non ci risultano elementi nuovi di preoccupazione per cui il programma continua ad essere quello previsto. Il Papa spera vivamente di portare il suo messaggio di pace, dice  padre Lombardi, Direttore della sala stampa vaticana, che ha commentato ieri l’allarme lanciato dai servizi francesi riguardo ai rischi legati alla visita di papa Francesco nella Repubblica Centrafricana. Per Francesco sarà la sua prima volta nel continente africano e porterà la sua parola di incoraggiamento e speranza a Kenya, Uganda e Centrafrica. Nel videomessaggi alle popolazioni che si appresta a incontrare dice: ‘Verrò da voi come messaggero di pace’. Bergoglio ha fortemente voluto questa visita ed è lì, nella capitale Bangui, che anticiperà l’apertura dell’Anno Santo il 29. Nel videomessaggio Francesco infatti conferma: ‘Avrò la gioia di aprire per voi, un po’ in anticipo, il Giubileo della Misericordia, che sarà per tutti, mi auguro, l’occasione provvidenziale per un autentico perdono, da ricevere e da dare, e un rinnovamento nell’amore’. E poi aggiunge: ‘Sarò pronto a sostenere il dialogo interreligioso per incoraggiare la convivenza pacifica nel vostro Paese. So che è possibile, perché siamo tutti fratelli’.

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