Papa Francesco: “Cristiano prima di chiacchierare si morda la lingua”

“Prima di parlare un cristiano deve mordersi la lingua, o almeno pensarci due volte, perché le chiacchiere fanno male alla Chiesa”. E’ il monito di Papa Francesco, che ha così esordito durante l’udienza generale in piazza San Pietro.  “Un cristiano prima di chiacchierare deve mordersi la lingua, si o no? Mordersi la lingua farà bene, perché la lingua si gonfia e non può parlare e non può chiacchierare. Voi non sapete il male che fanno alla chiesa, alle parrocchie, le chiacchiere: fanno male, feriscono”, ha proseguito Bergoglio. Poi, come di consueto prima dell’udienza, Francesco ha abbracciato virtualmente la folla di presenti dalla jeep, baciando i bambini, e accettando i regali offerti dai fedeli. Ha per esempio bevuto un “mate”, il tradizionale the argentino (introdotto in America latina dai gesuiti ai tempi delle reducciones) sorseggiandolo  dalla tipica cannuccia di questa bevanda, la “bombilla”.

L’Unità della Chiesa e la vicinanza dei fedeli cristiani a quelli perseguitati sono stati altri temi al centro della discussione di Bergoglio: “Chiediamoci tutti”, ha detto Francesco rivolgendosi alla folla presente in piazza San Pietro: “Io come cattolico sento questa unità? Io come cattolico vivo questa unità? Oppure non mi interessa, perché sono chiuso nel mio piccolo gruppo o in me stesso? Sono di quelli che ‘privatizzano’ la Chiesa per il proprio gruppo, la propria Nazione, i propri amici? Quando sento che tanti cristiani nel mondo soffrono, sono indifferente o è come se soffrisse uno di famiglia? Il fatto che ci sono cristiani perseguitati, tocca il mio cuore o non viene a me? Sono aperto a quel fratello o a quella sorella della famiglia che sta dando la vita per Gesù Cristo? Preghiamo gli uni per gli altri? E’ importante guardare fuori dal proprio recinto, sentirsi Chiesa, unica famiglia di Dio!”.

“E’ triste trovare una Chiesa privatizzata per questo egoismo e questa mancanza di fede”, ha detto il Papa. Che poi, rivolto alla folla di fedeli, ha proseguito: “Faccio una domanda, ma non rispondete a voce alta, solo nel cuore: quanti di voi pregano per i cristiani che sono perseguitati? Io prego per quel fratello e quella sorella in difficoltà per confessare e difendere propria fede?”.

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