Faldoni sui banchi dei deputati, durante la discussione generale sulla legge di bilancio dello Stato 2020, Camera dei Deputati, Roma 22 dicembre 2019. ANSA/FABIO FRUSTACI

Paola Landini, rinvenute ossa e due pistole: si riapre il caso

Si riaccendono le luci su un cold case di nove anni fa. Vicino a un poligono di tiro a Sassuolo, nel Modenese, sono state ritrovate delle ossa umane appartenenti a una donna: un ritrovamento che ha spinto gli inquirenti a riaprire il caso della scomparsa di Paola Landini, 44enne di cui non si hanno più notizie dal maggio 2012. La donna era sparita proprio in quella zona in circostanze su cui non è mai stata fatta chiarezza.

I resti sono stati rinvenuti mentre le squadre del soccorso alpino cercavano in zona Alessandro Venturelli, un giovane di 21 anni scomparso lo scorso dicembre.

Ad avvalorare l’ipotesi che le ossa possano appartenere effettivamente alla 44enne, è il ritrovamento, accanto ai resti, di due pistole. Paola Landini era infatti un’assidua frequentatrice del poligono di tiro, ed è lì che si recò prima che si perdessero le sue tracce. Assieme a lei scomparvero anche due pistole, che potrebbero essere appunto quelle recuperate qualche giorno fa.

Come riporta Il Resto del Carlino, il procuratore di Modena Giuseppe Di Giorgio ha sollecitato i medici legali affinché vengano effettuate ‘indagini rapide su ossa e pistole’  per formulare eventualmente un’ipotesi di reato.

Il compagno della donna, che da nove anni cerca di capire cosa sia successo a Paola, ha dichiarato al quotidiano emiliano: ‘Se venisse confermato che si tratta di lei almeno sapremmo il luogo dove portare un fiore e recitare una preghiera’.

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