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Marco Pannella lancia un attacco durissimo contro Emma Bonino, sua compagna di grandi battaglie, considerandola fuori dal partito in cui milita dagli anni ’70: “Emma Bonino si comporta come se si fosse dimessa dal partito. Lei non opera più da militante ed esponente radicale. Ha contatti con tutto il mondo tranne che con noi. Tanto per lei il problema è di continuare a fare parte del jet set internazionale. La Bonino può andare in qualsiasi posto, io no. Io sto cercando di andare dal presidente della Repubblica, che è molto impegnato. Se è lei che vuole un appuntamento, lo ottiene in cinque minuti. Sono intervenuto io con Napolitano per fare inserire Emma nel governo Letta. E lei s’è fatta cacciare senza neanche un lamento. L’ultima volta che ho discusso con lei è quando ha ottenuto la nomina a segretario del partito di Demba Traoré, che poi è scomparso. In tutte le sue nomine c’entravo sempre io. Lei invece lavora molto ma mai con noi”. Pannella lo fa nel corso della sua conversazione domenicale a Radio Radicale. Massimo Bordin, voce storica della radio, gira e rigira la sua pipa fra le mani guardandolo stupito e imbarazzato. Non è il primo scontro della storia tra Pannella e Bonino ma il loro rapporto è ormai ai minimi storici. Ieri sera Emma Bonino dice la sua: “È una giornata molto complicata e preferisco non parlare. L’addio ai Radicali? «Ma siete scemi? Io sono iscritta a quel partito a 2.500 euro al mese”. E lo ripete: ‘Duemilacinquecento euro al mese…’.
Cocis
