Palermo e SOCIALE: dal Comune solo prese in giro. Caronia chiede intervento Regione

Le ripetute rassicurazioni ricevute da parte del Comune di Palermo, dagli uffici dei servizi sociali e dalla ragioneria, appaiono sempre come ripetute prese in giro.

Ormai da oltre un anno il Comune ha quasi sospeso i pagamenti per i servizi resi dalle cooperative ed enti che forniscono assistenza, accoglienza e tutela a persone fragili, spesso anche vittime di
violenza i cui casi sono gestiti dai tribunali ordinari o minorili.

Nonostante le parole dell’Assessore Mantegna e nonostante gli incontri anche con la Sispi per la semplificazione delle procedure, la situazione resta praticamente immutata, con pagamenti bloccati per decine di milioni di euro, decine di cooperative e centinaia di lavoratori ormai allo stremo.

Le pratiche di pagamento continuano a rimbalzare fra gli uffici in una incredibile ricerca del cavillo, dell’ostacolo e del problema da sbattere in faccia agli operatori e, in ultima analisi, alle persone fragili che rischiano di trovarsi per strada perché le cooperative falliranno.

Spiace dirlo, ma è evidente che siamo di fronte ad una precisa scelta politica che ricade sul sindaco e sulla Giunta: non dare alcun indirizzo chiaro agli uffici perché trovino soluzioni per aiutare i più fragili, ma semplicemente lasciare tutto in mano della burocrazia più cieca e insensibile alla sofferenza dei cittadini.

Non si spiega altrimenti il fatto che il Comune di Palermo, unico ente in Sicilia, abbia proposto agli enti un modello di contratto che non è in linea con quello previsto dalla normativa, non si spiega altrimenti il fatto che la Sispi avrebbe dovuto realizzare una piattaforma digitale per la gestione di contratti e pagamenti e di tale
piattaforma non c’è alcuna traccia.

Ogni volta che si fa un passo avanti che il Comune annuncia con toni trionfalistici, immediatamente compaiono nuovi problemi, nuovi cavilli e nuovi ostacoli.

Tutto questo sta portando alla chiusura di tutte le comunità che ospitano persone con disabilità, donne vittime di violenza, bambini e bambine vittime di abusi.

Una disattenzione burocratica e politica, una mancanza di sensibilità nei confronti dei più fragili che in questi giorni è stata anche rappresentata dall’ormai EX Garante dei disabili che ha rinunciato al proprio incarico dopo tre anni di tentati quanto ignorati confronti con l’Amministrazione.

Il Comune di Palermo, portabandiera dell’accoglienza di facciata, sta contribuendo a creare i presupposti per una emergenza sociale senza precedenti nella nostra città.

Di fronte a questo rischio, è necessario e non più rimandabile l’intervento degli Assessorati regionali delle autonomie locali e della famiglia perché si sostituiscano al Comune prima che si determini una vera e propria tragedia sociale.”

Lo ha dichiarato Marianna Caronia, commentando il blocco dei pagamenti da parte del settore attività sociali del Comune.

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