Palermo, confiscati i beni al ‘re’ degli usurai

Blitz della Guardia di Finanza nella mattinata di giovedì 12 marzo 2020 a Palermo. In questa operazione sono stati confiscati i beni a Francesco Abbate, conosciuto da tutti come il ‘re’ degli usurai. Un patrimonio da 17 milioni di euro, con case di proprietà anche a Milano. Ora tutto il tesoro è finito nelle mani degli agenti delle Fiamme Gialle che sono pronte a mettere i sigilli sulle proprietà di uno degli strozzini più famoso del capoluogo siciliano. Ma i sequestri potrebbero continuare anche nelle prossime ore.

 Un modus operandi uguale per Francesco Abbate che ai suoi ‘clienti’ imponeva anche tassi al 250%. Un sistema che in pochi sono riusciti a denunciare, grazie all’aiuto di alcune associazioni. Le denunce sono state utili agli inquirenti per ricostruire la mappa del ‘re’ degli strozzini che è sempre stato molto prudente nelle sue comunicazioni e negli spostamenti. Cautela che non è servita per evitare i sigilli della Guardia di Finanza ai suoi 42 immobili per un patrimonio da 17 milioni di euro con case di proprietà anche a Milano. Confiscati anche gioielli, costosi, orologi. Nei beni erano presenti anche diversi conto correnti e polizze vita.

 Il sequestro della Guardia di Finanza è arrivato quando Francesco Abbate si trova in carcere. Il ‘re’ degli strozzini attualmente sta scontando una condanna a otto anni di carcere inflittagli dalla Corte di Appello di Palermo nel 2018 dopo una prima sentenza di colpevolezza emessa nel 1997. Il blitz della Guardia di Finanza ha permesso di mettere i sigilli sui 42 immobili di proprietà di Abbate. Tra questi anche una casa a Milano e diverse altre case intestate all’indagato. Un patrimonio da 17 milioni di euro.

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