Ousmanne Olman

E’ toccato al giornalista catanese Cirino Cristaldi giovedì 17 luglio chiudere prima della pausa agostana con il thriller futuristico – ambientalista “Ousmanne Olman – Il predestinato” il “salotto letterario”, condotto da Milena Privitera nell’elegante salone a vetrate dell’Excelsior Palace Hotel, di “SPAZIO al SUD”, il programma organizzato dall’associazione “Arte & Cultura a Taormina” che vede il patrocinio del Comune di Taormina, Taormina Arte, Associazione Imprenditori, la sponsorizzazione di Associazione Albergatori, Metropole Taormina Maison d’Hôtes ed Ottica Fiumara, e declinato in vari eventi da maggio a dicembre 2014. Ambientato in un non lontano 2035 sconvolto dai cambiamenti climatici e dalla ingordigia di una company americana, la “Sun Tech”, che detiene il monopolio energetico globale, ad indagare sulle strane coincidenze venutesi a creare proprio nel periodo della massima espansione della azienda, all’avanguardia tecnologica almeno in apparenza, è un giovane giornalista catanese, in prima linea nella battaglia ambientaliste, Ousmanne Olman.  Il pianeta Terra è cambiato. L’innalzamento veloce delle temperature e le alte maree hanno eroso oltre il 14% delle terre emerse, intere regioni sono scomparse. I Paesi cercano di attrezzarsi costruendo cinte mobili di pareti al kevlar all’altezza delle coste sommerse. E’vietato l’uso delle vecchie auto inquinanti di un tempo, marchiate come “auto-smoking”. La situazione climatico ambientale peggiora sempre più nonostante il tentativo di una nuova politica energetica che, da un po’ di anni, le varie nazioni hanno adottato: vulcani in piena attività eruttiva, tsunami, maremoti mietono vittime e distruggono intere città. Le tacche dei termometri che segnano le temperature sono oramai fisse sui 40°C. in pieno inverno. Ousmanne e la sua migliore amica Fox capiscono che qualcosa non quadra quando si accorgono che è proprio la insospettabile “Sun Tech” la fonte dei disagi. E cominciano ad indagare mentre nella regione di Tambora, in Indonesia, un gruppo di vulcanologi dell’I.M.R.A, tra cui il padre di Ousmanne e lo scienziato francese Emile Cloràn, nel mezzo delle ricerche che stanno effettuando scoprono “Il segreto del Tambora” e lo sconcertante ruolo proprio della “Sun Tech”: la decisione di Cloràn di raggiungere subito Roma, per partecipare a un convegno internazionale e rivelare “le scottati informazioni sul colosso dell’energia mondiale” si rivelerà piena di pericoli. Tra colpi di scena ed inseguimenti, con un killer spietato, il Risolutore, assoldato dalla “Sun tech” per eliminare gli “elementi di disturbo”, il racconto si dipana in una manciata di giorni tra Catania, Roma, Indonesia e Napoli dove le vicende dei protagonisti, amorose, familiari, investigative si intrecceranno sino al finale… che non sveliamo, ovviamente, anche perché, essendo questo il primo romanzo di una trilogia mozzafiato, il sequel, già pronto, dovrebbe essere in libreria a giorni. “La storia di Ousmanne Olman è la storia che potrebbe vedere come protagonista ognuno di noi. Egli non è un supereroe, nonostante nel corso del romanzo sia coinvolto, suo malgrado, in qualcosa molto più grande di lui. Ousmanne è un semplice ragazzo di provincia che si imbatte ogni giorno in un mondo che non va come dovrebbe andare. Ecco, se c’è una morale nel libro è quella che forse bisognerebbe rivedere il nostro modo di intendere l’ambiente, perché in un futuro non troppo lontano potremmo pentircene amaramente.”

 

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