OSPITI

Angelo Longoni nasce a Milano e si diploma alla Civica Scuola d’Arte drammatica al Piccolo Teatro di Milano, lavorando per alcuni anni come attore. In seguito firma testi e regie teatrali e pubblica alcuni romanzi e racconti. Il prossimo 4 febbraio Longoni debutta al Teatro Golden con la regia della sua commedia “Ospiti”, interpretata da Cesare Bocci che racconta la storia di Leo, un misantropo e buffo scrittore di battute comiche caduto in disgrazia che conosce Sara. Leo decide di ospitarla per qualche giorno, finendo così senza saperlo in un mare di guai. Sulle tracce di Sara, infatti, c’è un altro suo ex, Franco, uomo fragile, possessivo, depresso e violento che vuole riconquistarla a qualunque costo. Franco cade nell’equivoco di credere che Leo sia l’odiato Giorgio, l’uomo che gli ha portato via la donna amata. La commedia è divertente, cinica ma romantica. I tre protagonisti vivono l’amore come espressione emotiva nel quale si da contemporaneamente il meglio ed il peggio di sé. Il personaggio di Franco ci spinge invece a riflettere sul fenomeno sempre più diffuso della violenza che subiscono le donne da parte dei loro ex innamorati, offrendo lo spunto per una riflessione sul fenomeno diffuso della violenza che subiscono le donne da parte dei loro ex “innamorati”. In questa commedia c’è la volontà di denigrare la psicologia di questi “uomini” mettendola alla berlina. In pratica si parla di stalking. Lo stalker il più delle volte è un un ex-compagno o ex-compagna che agisce spinto dal desiderio di recuperare il precedente rapporto, anche per vendicarsi di qualche torto subito. In altri casi ci si trova, invece, davanti a persone con problemi di interazione sociale che agiscono in questo modo con l’intento di stabilire una relazione sentimentale imponendo la propria presenza e insistendo anche nei casi in cui sia chiara una risposta negativa. Si manifesta una perdita di contatto con la realtà e si parla di coloro che hanno una personalità borderline. Il personaggio di cui parliamo è come un bambino che picchia e poi chiede perdono giurando amore eterno. Promette di cambiare ma poi ci ricasca. Confonde il desiderio col diritto di essere corrisposto. Non sa tenere a freno la propria sessualità e la impone. Insomma, se non fossimo di fronte a un delinquente vero e proprio, scambieremmo il suo identikit con quello di un attore talentuoso che interpreta un personaggio ridicolo, che è quello di un adulto-bambino che nel mezzo di un capriccio spezza il giocattolo più amato. Sulla scena insieme a Cesare Bocci ci saranno

OSPITI
Angelo Longoni nasce a Milano e si diploma alla Civica Scuola d’Arte drammatica al Piccolo Teatro di Milano, lavorando per alcuni anni come attore. In seguito firma testi e regie teatrali e pubblica alcuni romanzi e racconti. Il prossimo 4 febbraio Longoni debutta al Teatro Golden con la regia della sua commedia “Ospiti”, interpretata da Cesare Bocci che racconta la storia di Leo, un misantropo e buffo scrittore di battute comiche caduto in disgrazia che conosce Sara. Leo decide di ospitarla per qualche giorno, finendo così senza saperlo in un mare di guai. Sulle tracce di Sara, infatti, c’è un altro suo ex, Franco, uomo fragile, possessivo, depresso e violento che vuole riconquistarla a qualunque costo. Franco cade nell’equivoco di credere che Leo sia l’odiato Giorgio, l’uomo che gli ha portato via la donna amata. La commedia è divertente, cinica ma romantica. I tre protagonisti vivono l’amore come espressione emotiva nel quale si da contemporaneamente il meglio ed il peggio di sé. Il personaggio di Franco ci spinge invece a riflettere sul fenomeno sempre più diffuso della violenza che subiscono le donne da parte dei loro ex innamorati, offrendo lo spunto per una riflessione sul fenomeno diffuso della violenza che subiscono le donne da parte dei loro ex “innamorati”. In questa commedia c’è la volontà di denigrare la psicologia di questi “uomini” mettendola alla berlina. In pratica si parla di stalking. Lo stalker il più delle volte è un un ex-compagno o ex-compagna che agisce spinto dal desiderio di recuperare il precedente rapporto, anche per vendicarsi di qualche torto subito. In altri casi ci si trova, invece, davanti a persone con problemi di interazione sociale che agiscono in questo modo con l’intento di stabilire una relazione sentimentale imponendo la propria presenza e insistendo anche nei casi in cui sia chiara una risposta negativa. Si manifesta una perdita di contatto con la realtà e si parla di coloro che hanno una personalità borderline. Il personaggio di cui parliamo è come un bambino che picchia e poi chiede perdono giurando amore eterno. Promette di cambiare ma poi ci ricasca. Confonde il desiderio col diritto di essere corrisposto. Non sa tenere a freno la propria sessualità e la impone. Insomma, se non fossimo di fronte a un delinquente vero e proprio, scambieremmo il suo identikit con quello di un attore talentuoso che interpreta un personaggio ridicolo, che è quello di un adulto-bambino che nel mezzo di un capriccio spezza il giocattolo più amato. Sulla scena insieme a Cesare Bocci ci saranno Eleonora Ivone e Marco Bonini.
Roberto Cristiano

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