Orban si schiera con Putin

Il premier ungherese Viktor Orban ha incontrato a Mosca Vladimir Putin, dicendosi   soddisfatto dai rapporti tra Mosca e Budapest, nonostante un crollo degli scambi commerciali. I due leader hanno discusso di legami economico-commerciali e di progetti nel settore energetico. Si è parlato della centrale nucleare di Paks, Ungheria centrale, che dovrà costruire il Rosatom russo con un credito di 10 miliardi di euro da Mosca. Il megaprogetto è contestato dall’Ue e dall’opposizione ungherese, in quanto renderà l’Ungheria autonoma, mentre Bruxelles sostiene che aumenterà la dipendenza energetica di Budapest dalla Russia. Le centrali funzionano già all’85% con gas, petrolio e combustibile nucleare russo. Il progetto è stato oggetto di un’indagine della Commissione europea perché il contratto relativo è stato firmato senza bando di concorso e senza appalto, e probabilmente si realizzerà con una sovvenzione statale. Sovvenzione statale che è vietata nell’Ue. Lo sforzo di Orban di rafforzare i legami dell’Ungheria con la Russia incontra la diffidenza dei Paesi vicini, secondo i quali esiste un problema di sicurezza dopo la guerra in Ucraina e dopo l’occupazione della Crimea da parte di Mosca. Secondo la propaganda comunitaria, Putin, finanziando partiti estremisti antieuropei cerca di destabilizzare l’Ue, e Orban, prestandosi a questo gioco, contribuisce a indebolire l’Unione europea. In realtà la campagna stampa europea in atto contro il presidente ungherese e l’Ungheria deriva dalla posizione di Orban sull’immigrazione clandestina e sulla politica estera della Ue che, secondo Budapest, è direttamente ispirata dal cancelliere tedesco Angela Merkel. Pochi giorni fa Polonia e Ungheria hanno detto a una voce che bisogna chiudere i confini sud della zona Schengen e trovare soluzioni all’emergenza dei migranti fuori dall’Ue: ‘Bisogna fermare l’immigrazione di massa, e finché i dirigenti dell’Ue non saranno in grado di farlo la crisi sarà presente e si approfondirà’. Orban è tornato sulla sua vecchia idea, quella di costruire un muro per difendere dall’immigrazione clandestina e di massa il suo Paese. La sede in cui è tornato a proporre questa linea di difesa è quella ufficiale del Parlamento. Orban, premier del suo Paese dal maggio 2010, è considerato il leader europeo più di destra e, come tale, sta diventando un ‘simbolo’. Alle ultime elezioni ha incassato oltre il 44 per cento dei voti, anche grazie alla sua ricetta economica, che ha fatto diminuire la disoccupazione.

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