Open Arms verso la Spagna

La nave Open Arms, che ieri a largo della Libia ha recuperato una donna ancora in vita e i cadaveri di un’altra donna e di un bambino sta facendo rotta verso la Spagna. Approdare in un porto italiano – sottolinea la ong – presenta molti fattori critici: il primo sono le parole del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha definito bugie e insulti la nostra ricostruzione. Alla ong l’Italia aveva assegnato il porto di Catania nella serata di ieri e si era offerta, come Malta, di evacuare la donna ferita.

La versione diffusa dalla Ong Proactiva Open Arms, secondo la quale vi sarebbe stata un’omissione di soccorso da parte dei libici che ha provocato la morte di una donna e di un bambino abbandonati tra i resti di un gommone, ‘è una fake news’ sostengono fonti del Viminale sottolineando che nelle prossime ore verrà resa pubblica la versione di osservatori terzi che smentiscono la notizia secondo cui i libici non avrebbero fornito assistenza.

Nel parlare di ‘osservatori terzi’ parliamo di una giornalista tedesca e di un freelance libico, il cui racconto contrasta con quello di Oscar Camps. A dire il vero, anche la versione fornita da un altro esponente di Open Arms, Riccardo Gatti, è meno diretta di quella del fondatore di Proactiva.

Lo scontro tra Proactiva e il Viminale è  solo all’inizio. Il reportage della giornalista tedesca sarà mandato in onda venerdì. E così l’Ong, invece di approdare in Italia, ha preferito girare il timone e puntare verso la Spagna a cui è stato chiesto di assumere il coordinamento della operazione Sar.  A colpire però è la motivazione addotta dalla Open Arms. La richiesta, spiegano in un comunicato,  nasce dalla considerazione che l’ipotesi di approdare in un porto italiano  presenta comunque molteplici fattori criticiIl primo  è costituito dalle dichiarazioni del Ministro dell’Interno italiano, Matteo Salvini, che ha definito ‘bugie e insulti’ la documentazione da noi offerta attraverso la pubblicazione delle tragiche immagini dell’area di mare dove è avvenuta l’operazione condotta dalla Guardia Costiera libica. Inoltre, per Proactiva risulta incomprensibile perché la disponibilità iniziale ad accogliere la donna in stato di grave ipotermia non sia stata accompagnata dalla stessa disponibilità per i due cadaveri ritrovati. Infine, il terzo motivo che la tiene lontano dalla Sicilia è il reiterato annuncio di una sorta di contro inchiesta o contro versione rispetto alla probabile dinamica dei fatti accaduti lunedì sera, fatto che secondo l’Ong metterebbero a repentaglio la tutela della donna sopravvissuta e della sua piena libertà di rendere testimonianza in condizioni di tranquillità e di sicurezza.

‘Bugie e insulti di qualche Ong straniera confermano che siamo nel giusto: ridurre partenze e sbarchi significa ridurre i morti, e ridurre il guadagno di chi specula sull’immigrazione clandestina. Io tengo duro. #portichiusi e #cuoriaperti’, così il ministro dell’Interno Matteo Salvini replica su Facebook alle accuse rivolte all’Italia da Proactiva Open Arms. ‘Sfido chiunque a trovare un tweet in cui invito a lasciare un essere umano in mare. Il mio obiettivo è salvare tutti, soccorrere tutti, curare tutti, nutrire tutti, ma anche evitare che tutti arrivino in Italia’.

 Un totale di 50.872 migranti e rifugiati sono giunti in Europa via mare dall’inizio del 2018 al 15 luglio scorso e 1.443 persone sono morte mentre tentavano di raggiungere le coste europee, ha indicato l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). La rotta del Mediterraneo centrale verso l’Italia resta la più letale, con 1.104 vittime registrate dall’inizio del 2018, quasi quattro volte il numero di annegamenti notificati sulla rotta per la Spagna (294), benché i numeri degli arrivi nei due Paesi siano quasi identici.

 

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