Omicidio Meredith, Amanda Knox e Raffaele Sollecito assolti in Cassazione

Sentenza a sorpresa sull’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia il primo novembre 2007, visto che la Cassazione ha assolto Raffaele Sollecito e Amanda Knox per non aver commesso il fatto. In particolare la quinta sezione penale di piazza Cavour ha annullato la condanna inflitta ai due giovani dalla corte d’assise di Firenze il 30 gennaio 2014 con formula piena. La decisione, che cancella ogni accusa di omicidio nei confronti di Amanda e Raffaele, è arrivata dopo quasi 12 ore di camera di consiglio dei giudici della quinta sezione penale presieduta da Gennaro Marasca. Le ipotesi prima dell’arrivo di questa sentenza, da ritenersi definitiva, erano tre: la conferma della sentenza di Appello, secondo la quale i due erano stati condannati a 25 e a 28 anni di reclusione, l’annullamento con rinvio o l’assoluzione senza rinvio. Ed è proprio quest’ultima, emessa dalla Cassazione, che ha ora messo fine ad una vicenda giudiziaria durata otto anni.  Tra chi immaginava una sentenza definitiva di condanna e chi puntava ad un processo d’appello-ter con annullamento del verdetto della Corte d’assise di secondo grado di Firenze, la Suprema Corte ha scelto una terza via, forse la più difficile. La vicenda dell’omicidio di Meredith Kercher si chiude, dunque, con un unico punto fermo: riguarda Rudy Guede, il solo degli imputati che ha scelto il rito abbreviato e definitivamente condannato a 16 anni di reclusione. “Sono molto grata che giustizia sia stata fatta. Grazie. Sono grata di riavere la mia vita”, ha detto Amanda Knox comparendo sulla porta di casa a Seattle insieme con la madre, la sorella e il fidanzato. Ha ripetuto più volte la sua “gratitudine per la giustizia che ho ricevuto, per il sostegno ricevuto da tutti. Anche da gente come voi. Grazie. Mi avete salvato la vita. Meredith era una mia amica. Meritava moltissimo nella vita. Io sono quella fortunata. Su quello che farò in futuro non lo so, sto ancora assorbendo il presente, un momento che è pieno di gioia”. Per Amanda restano i tre anni di reclusione per il reato di calunnia, pena già scontata. “Amanda è felice e chiederemo il risarcimento per ingiusta detenzione”, dice il suo difensore, avvocato Carlo Della Vedova. Di diverso avviso è l’avvocato Francesco Maresca, difensore della famiglia Kercher: “E’ una verità difficile da digerire per la famiglia, per noi che l’abbiamo difesa e per i giudici che hanno emesso i verdetti di condanna. E’ una sentenza che ci ha sorpresi, non me lo aspettavo, ne prendiamo atto. Dalla lunghezza della camera di Consiglio credo che ci sia stato un grosso dibattito.  Non ha un nome chi era con Rudy Guede e i giudici hanno ritenuto che le prove non fossero sufficienti”.  La famiglia Kercher ha dichiarato al Guardian che manderà un comunicato sull’assoluzione. “Siamo allibiti…”, Stephanie Kercher ha commentato con poche parole la sentenza sull’omicidio della sorella Meredith. Al suo avvocato ha chiesto se ci sarebbe stato un nuovo appello: “Le ho dovuto rispondere di no…”, ha rivelato il legale. Poche parole anche dalla madre di Meredith, Arline Kercher: “Sono sorpresa e molto scioccata”.  Sono curioso di leggere la sentenza, dice il sostituto procuratore generale di Perugia Giancarlo Costagliola, che commenta la sentenza della Cassazione su Raffaele Sollecito e Amanda Knox. “Prendo atto della decisione e ho il massimo rispetto per le decisioni della Corte”. Costagliola aveva rappresentato l’accusa in appello insieme a Giuliano Mignini e Manuela Comodi. “Evidentemente avevamo ragione noi”, annota invece Claudio Pratillo Hellmann, presidente della Corte d’assise d’appello di Perugia che nel 2011 assolse Amanda Knox e Raffaele Sollecito dall’omicidio di Meredith Kercher commenta così la decisione della Cassazione. “Non ci speravo, dopo tanti errori giudiziari commessi da altri giudici la Corte di Cassazione ha dimostrato che in Italia c’è ancora una giustizia. Sono contento perché è stato evitato un errore giudiziario e quei due disgraziati di Amanda e Raffaele ne sono usciti perché innocenti. Non nascondo la mia soddisfazione personale perché la nostra sentenza era stato tanto bistrattata”. Gioia viva, invece, quella del difensore di Sollecito, Giulia Bongiorno, alla lettura del verdetto: “E’ stata una battaglia durissima, era pacifico che Sollecito è innocente, e questa Cassazione ha avuto il coraggio di affermarlo. Ora Raffaele torna a riprendersi la sua vita”. Raffaele Sollecito non è stato presente nell’Aula magna della Cassazione per la lettura del verdetto del processo  Meredith ed ha accolto in lacrime la sentenza della Cassazione: “Sono immensamente felice che quella stessa magistratura che mi ha condannato ingiustamente mi ha restituito oggi la dignità e la libertà. Finalmente posso riprendermi la mia vita. Non dovrò più occuparmi di carte giudiziarie e posso tornare alla normalità”. Amanda Knox e Raffaele Sollecito hanno scontato quattro anni di carcere. Sono stati condannati in primo grado a 26 e 25 anni. Nel 2011, in appello, sono stati assolti e il 25 marzo 2013 la Cassazione ha annullato le assoluzioni rinviando il processo al tribunale di Firenze. La condanna dell’appello bis,  28 anni e 6 mesi per Knox e 25 anni per Sollecito, è scattata il 30 gennaio 2014. Per l’omicidio di Meredith è stato condannato in via definitiva Rudy Guede, processato con rito abbreviato: sta scontando 16 anni di reclusione.

Cocis

 

 

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