Omicidio Chiara Poggi, difesa Stasi: “ Da quattro anni vive un incubo”

Ad affermarlo il professor Angelo Giarda, che parlando del suo assistito Alberto Stasi, afferma: “Vive un incubo da 4 anni, un’esperienza terrificante”. Lo ha dichiarato nel corse dell’udienza del processo d’Appello, tenutasi a Milano, per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi uccisa nella sua villetta di via Pascoli a Garlasco, in provincia di Pavia, il 13 agosto 2007. Un ragazzo “molto razionale” che da quel giorno tenta di riconquistare una vita normale, protetto dagli amici di sempre, la fidanzata Serena e i genitori “che lo sostengono sempre”. Dopo l’assoluzione in primo grado “ora deve affrontare questo processo”, ma il legale si dice sicuro: “mi opporrò alla riapertura del dibattimento. Credo che nuove perizie sarebbero ripetizioni rispetto ad argomenti su cui gup e periti si sono già pronunciati in sede di giudizio immediato”. E se il professor Giarda annuncia una nuova memoria, sottolinea che “è verosimile pensare che ci siano ampissimi margini per ribadire l’innocenza di Alberto. Abbiamo fatto un lavoro certosino. Abbiamo preso atto di quanto scritto dagli appellanti e abbiamo cercato di ribattere punto su punto”. Giarda, però, ha un rimpianto. “Ho un solo rammarico: che la Procura di Vigevano non ha fatto indagini alternative. E’ imprescindibile di fronte a una sentenza di primo grado come questa e di fronte al dolore di due genitori”.

All’uscita dell’aula, Stasi dichiara: “E’ andato tutto bene”: Si è tenuta stamattina l’udienza in merito al processo in cui è imputato Alberto Stasi, per l’omicidio della fidanzata, Chiara Poggi. Stasi uscendo dall’ Aula del Tribunale di Milano, ha commentato:  ” E’ andato tutto bene”. Con un sorriso che lasciava trasparire una certa tensione, ha poi proseguito ”ma questa non è mica un’intervista…” e quando gli è stato fatto notare che era solo una domanda su come a suo parere fosse andata l’udienza nella quale il giudice a latere ha letto la sua relazione ha ribadito ” è andata bene, èandata bene…”. Stasi è uscito dall’aula accompagnato da un pool di quattro avvocati, il professor Angelo Giarda con il figlio Fabio, l’avvocato Giuseppe Colli con una assistente. A presidiare il corridoio dove è passato c’erano parecchi carabinieri del servizio sicurezza del Palazzo di Giustizia.

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