Ok al Governo di minoranza: approvati gli 8 punti di Bersani. Spunta ipotesi di primarie tra Renzi e Barca

Poche ore sono trascorse dalla conclusione del vertice del Pd.Gli otto punti del programma di Bersani sono stati messi al voto: uno solo si è astenuto. Passa il Governo di Minoranza nella Direzione del Partito Democratico. Intanto se da un lato i vertici del partito guidato da Bersani ha, all’unanimità, votato la fiducia al segretario nazionale, dall’altro avanza l’ipotesi anche se contraddistinta da molte perplessità, di un ritorno alle urne. Perplessità che sono state avanzate da Walter Veltroni: “Sarebbe una pazzia”. Chi, invece, mantiene una posizione di distacco, è Paolo Gentiloni che continua a sostenere la tesi di passare tutto nelle mani del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.  Bersani, però, continua con i suoi otto punti ed insiste probabilmente perché sa bene che una parte dei grillini viene dal centrosinistra.  sa bene  Il quale però continua a dire ai collaboratori che una soluzione diversa dalle elezioni e dalla maggioranza con il Pdl potrebbe ancora esserci. Lui sembra crederci. E’ un’opzione che coinvolge i grillini. Intanto dal fronte Renzi, “il rottamatore” avanza l’ipotesi di nuove primarie che vedono aprire a nuovi scenari per il futuro del Pd. Insomma una sorta di dopo Bersani, si sta affacciando già all’orizzonte. Candidati alla direzione del Pd, stando alle indiscrezioni, sono Renzi e Barca. A gettare dubbi sul trovato accordo per gli otto punti di Bersani, è stato Pippo Civati che ieri alla fine dei lavori ha dichiarato: “Non credo proprio che andremo alle elezioni con Bersani”.

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