Un bis annunciato quello di Roberto Occhiuto alla guida della regione Calabria. Il presidente uscente succede a se stesso e fa volare il centro destro che, dopo le Marche, in questa lunga tornata elettorale per i rinnovi dei consigli regionali, per ora piazza un 2-0 quasi scontto. La vittoria del governatore uscente è netta e senza appelli: quando è ancora in corso lo scrutino ‘rischia’ di distaccare il campo largo, progressista o di centro sinistra, perché ancora non è chiaro come si vogliono definire, di ben 17-18 punti percentuali. E non sono pochi anche se Pasquale Tricido, lo sfidante, ha avuto poco tempo a disposizione per impostare la campagna elettorale. Di sicuro il leader del centro destra calabrese partiva in vantaggio e lo ha confermato nonostante quell’avviso di garanzia che grava sulla sua testa. Nulla o tutto a seconda della declinazione politica. Fatto sta che i calabresi lo hanno riconfermato alla guida della regione Calabria. In questa regione, “abbiamo ottenuto un risultato molto importante”, spiega il governatore del centrodestra, Roberto Occhiuto intervenendo sullo Speciale Elezioni Calabria a La7. “La Calabria è spesso vista come regione antica e incapace di evolversi” ma “oggi non ha più l’anello al naso”. Il centrosinistra, dall’altra parte ha offerto in questa campagna elettorale il reddito di cittadinanza, l’abolizione del bollo d’auto, l’assunzione di 7.000 forestali, 3.000 Lsu, pensando che ci fosse ancora Calabria dei 50 anni fa”. E con lui esultano tutti i leader del centro destra, dalla premier Giorgia Meloni, passando per il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, oggi presente al comitato elettorale di Occhiuto, ed il leader della Lega, Matteo Salvini. Resta il dato negativo dell’affluenza alle urne che si ferma al 43,14% in calo di un punto rispetto a quatto anni fa ma pur sempre fin troppo bassa. Dai primi risultati emerge che Forza Italia si conferma, in questa tornata elettorale, il primo partito in regione. FdI tiene ma potrebbe essere superata dalla lista del presidente Occhiuto. Il Pd dovrebbe attestarsi attorno al 13 % mentre il M5S, nonostante avesse il candidato presidente ed un pezzo da novanta del Movimento, è data sotto il 10%. Un risultato che dovrà portare a profonde riflessioni, soprattutto nel centro sinistra allargato, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali anche se in Campania ed in Puglia la vittoria, ad oggi, viene data per certa.
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