Dopo aver negato per mesi davanti all’evidenza, dopo aver negato l’esistenza di alcun tipo di problema  la Raggi ammette che la situazione è grave, ma non troppo.  Anche perché Grillo da Genova, alla faccia di tutti quei romani che in questi giorni sono costretti a destreggiarsi per le strade tra la spazzatura strabordante dai cassonetti , liquida il tutto con il termine: ‘cazzata’: ‘È colpa dei 5 Stelle la gestione dei rifiuti di Roma, anche se l’ha gestita il Pd con Mafia Capitale per anni’.  I temi dei fallimenti passati del Pd e di Mafia Capitale hanno permesso al Movimento Cinque Stelle di trionfare alle comunali ma queste scuse non reggono più. Almeno non dopo quasi un anno.

Lo scontro tra il Comune e la Regione Lazio è aperto in una sorta di scaricabarile dove a pagare sono sempre e solo i cittadini romani.  Zingaretti però non ci sta a prendersi responsabilità non sue e si difende: ‘Raggi e il Comune di Roma non hanno voluto l’autorizzazione all’eco-distretto di Rocca Cencia, un sito destinato allo smaltimento di rifiuti organici, quando la Regione Lazio stava per autorizzarlo. Salviamo Roma.Il Comune ci dica quali impianti vuole fare e dove. Noi aiuteremo la città come sempre. Ad ora non c’è stata nessuna proposta’.

La situazione del Lazio è anomala, perché c’è una sola città che produce più della metà dei rifiuti di tutto il territorio, Per questo mi aspetto che il Comune di Roma faccia un passo avanti, verso la Regione, per individuare l’impiantistica necessaria. Dopodiché ci si aspetta  che ci sia un piano regionale complessivo che chiuda il ciclo integrato dei rifiuti.

Per luglio ci si attende un’emergenza ancora maggiore, a causa della chiusura per manutenzione degli impianti Tmb dell’Italia settentrionale ed è chiaro che per quest’estate si dovrà   ricorrere ancora all’esportazione dei rifiuti. Questo in attesa  che ci sia una soluzione valida per superare l’emergenza, una volta per tutte.