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Si è tenuta nella mattinata del 7 giugno scorso l’inaugurazione della IV edizione del Premio di Architettura “La convivialità urbana” ideato dall’Associazione NAPOLICREATIVA, quest’anno condotto in partenariato con l’Ordine degli Architetti PPC di Napoli e Provincia. L’iniziativa nasce con lo scopo di promuovere un tipo di architettura “partecipata”, che prenda in esame non solo gli aspetti architettonici, ma anche quelli economici e sociali, con l’obiettivo di coniugare gli interventi di restauro con una progettualità di riconversione che sia anche economicamente e socialmente sostenibile.
Il tema di quest’anno prevede una proposta di rigenerazione urbana dell’intera Mostra d’Oltremare o parte di essa, con la progettazione preliminare di un albergo a 4 stelle. Tra le 18 proposte pervenute e presentate ieri presso Il Cubo d’Oro si evidenzia, in particolar modo, il progetto dei giovani architetti: Gianluca Vosa, Raffaella Napolano, Alessandro Pannone, Alfredo Franciosa, Carmine Buonocore ed uno studente in architettura, Pasquale Damiano. Nel gruppo sono presenti anche altre figure professionali tra cui due commercialisti: Matteo De Lise, Simona Chioccarelli ed una sociologa, Assunta Germano. Il progetto, insieme agli altri, sarà visibile fino al 17 giugno, tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00.
Il citato progetto, dal titolo “Agorà Mediterranea: Mostra 2.0” , si presenta come una vera conversione progettuale, ma anche sociale, dell’area in oggetto. Gli architetti si sono concentrati, soprattutto, sul lato ovest adiacente al parco faunistico e al parco divertimenti, oggi severamente degradato, trasformandolo in un grande parco urbano aperto alla città. L’aspetto interessante sta nella completezza di progetto, con interventi soft che non stravolgono l’identità del luogo, ma, attraverso il recupero delle architetture esistenti e del grande patrimonio verde presente, ne rafforzano la memoria.
In linea generale, il progetto parte dal presupposto di conservare il conservabile, rigenerandolo e riconvertendolo con altre funzioni che tengano conto dei veri bisogni della città, con un concept che ha perseguito diversi obiettivi.
In primo luogo, per una riflessione più accurata, sono state individuate tre macro- aree all’interno dell’area, seguendo l’originaria vocazione attrattiva di eventi nazionali ed internazionali. Questo è servito per capire la categorie d’utenza che ne possono fruire, passando da una lettura attenta alla scala di quartiere fino ad una che tenesse conto della scala nazionale e internazionale.
La seconda scelta che è stata fatta a scala urbana, con il recupero di un gruppo di padiglioni posizionati di fronte al parco faunistico, è relativa all’inserimento di un Polo Hosting Creativo 2.0, artigianato e co-working diffuso per la nascita di nuove START-UP. Lo scopo è favorire lo sviluppo sul territorio di progetti innovativi, basati sulla creatività, sulla produttività e condivisione, prevedendo anche l’utilizzo di piattaforme web per garantire un elevato livello di interazione con l’utente (E- Commerce/ Open-Source). Sono stati presi a riferimento modelli interni al MIT di Boston e guardando alla sempre maggiore diffusione delle attuali FAB-LAB.
La terza applicazione di progetto è stata relativa all’albergo a 4 stelle: Hotel Mediterraneo, che integra funzioni legate al settore SPA/Wellness, pensate per interagire in maniera diretta e continua con le mere funzioni tradizionali legate all’albergo. La finalità è di renderle accessibili e fruibili da un’utenza anche esterna a quella che utilizza direttamente l’albergo o le funzioni all’interno dell’area della Mostra. L’idea di base prevede di creare un polo benessere in senso esteso, in stretta relazione con la vocazione termale del territorio flegreo e della vicina isola d’Ischia.
