epa08977545 Protesters take part in an unauthorized protest in support of Russian opposition leader Alexei Navalny, in St. Petersburg, Russia, 31 January 2021. Navalny was detained after his arrival to Moscow from Germany, where he was recovering from a poisoning attack with a nerve agent, on 17 January 2021. A Moscow judge on 18 January ruled that he will remain in custody for 30 days following his airport arrest. Navalny urged Russians to take to the streets to protest. In many Russian cities mass events are prohibited due to an increase in COVID-19 cases. EPA/ANATOLY MALTSEV

Nuovi colori delle regioni: chi rischia la zona rossa e arancione

Come ogni fine settimana, si avvicina il momento in cui verranno annunciati i nuovi cambi di colore delle regioni in base al rischio di contagio da Covid-19 secondo la cabina di regia. Partendo da un’Italia quasi tutta in fascia gialla – con solo Sicilia e Umbria in arancione – da lunedì 15 febbraio, secondo le ultime indiscrezioni, alcune zone gialle potrebbero diventare rosse o arancioni.

In zona rossa, al momento, non c’è alcuna regione ma soltanto singole province o comuni. È il caso della provincia autonoma di Bolzano, che resterà in rosso fino al 28 febbraio, ma anche di 50 comuni in provincia di Perugia, 6 in quella di Terni, 27 in Molise e 3 comuni dell’Abruzzo.

L’Umbria rischia di passare in zona rossa

La regione che, più delle altre, rischia di passare in zona rossa è l’Umbria. La causa è da ricercare nei numerosi focolai legati alla variante inglese e quella brasiliana, che hanno già comportato il passaggio alla fascia di rischio più alta per una sessantina di comuni del territorio.

Possibile passaggio in arancione per Abruzzo, Molise e Toscana

Rischiano però anche l’Abruzzo e il Molise, dove le varianti del Covid hanno avuto lo stesso effetto riscontrato in Umbria: hanno fatto moltiplicare i contagi. In questo caso, secondo le indiscrezioni riportate da Blitz Quotidiano, si parla di un passaggio da zona gialla ad arancione.

Il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, ha dichiarato: “Le proiezioni sui dati trasmessi a Roma per il report settimanale mostrano un forte incremento dell’indice Rt, che oscilla intorno a 1,20 e comunque con un valore minimo intorno o superiore a 1,10. Con questi dati, la Cabina di Regia che si riunirà domani non potrà che classificare l’Abruzzo in zona arancione. Se l’ordinanza del ministro verrà pubblicata sabato (come è probabile), la nuova disciplina scatterà da domenica”.

Allerta anche in Toscana, che rischia il passaggio a zona arancione. Lo ha osservato lo stesso governatore Eugenio Giani: “Il pericolo di andare in fascia arancione è oggettivo. I dati che trasmettiamo segnalano una salita graduale nel numero dei contagi, non allarmante, ma c’è. Tutto viene deciso con un decreto del ministro della sanità, sentito il presidente della Regione, sulla base dei dati che emergeranno venerdì nella cabina di regia”.

Indice Rt: in Abruzzo, Umbria, Bolzano e Friuli è sopra l’1

In quattro territori italiani l’indice di contagio Rt è sopra la soglia di allerta: in Abruzzo è intorno all’1,20, in Umbria è all’1.18, a seguire la provincia autonoma di Bolzano con 1.06, infine il Friuli Venezia Giulia a 1.03. Nelle altre regioni il dato è sotto il valore soglia di 1, con l’Abruzzo e Toscana al limite, rispettivamente a 0.99 e 0.98. Il dato più basso si registra nella provincia autonoma di Trento con 0.61, seguono Veneto e Basilicata a 0.63.

Nonostante le regioni in zona gialla abbiano avuto il via libera per la riapertura degli impianti da sci,  lo spostamento fra diverse regioni, comprese quelle gialle, sarà con tutta probabilità vietato anche dopo la scadenza del 15 febbraio, ovvero lunedì prossimo. Con la curva dei contagi che non si piega e le varianti ad aumentare rischi e timori, il liberi tutti sembra impossibile.

L’unico vero dubbio è se a firmare il decreto legge di proroga sarà Giuseppe Conte, in carica per gli affari correnti, oppure Mario Draghi, in predicato di dar vita al proprio governo su mandato del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Contatti informali tra governo uscente ed entrante sono già stati avviati in questo senso.

Un decreto di proroga potrebbe arrivare già nel week end, mentre se tutto venisse rimandato a Draghi potrebbe aprirsi una finestra di due giorni (lunedì 15 e martedì 16) in cui sarebbe possibile spostarsi in attesa del nuovo decreto.

Dopo il via libera del Cts, come accennato, si va verso la ripresa in tutta Italia, salvo che in Alto Adige e sull’Etna in quanto zone arancioni.  Si potrà sciare sempre con la mascherina e si potrà vendere un numero limitato di skipass, non superiori al 30% della capacità degli impianti.

Circa Redazione

Riprova

Roberto Sergio e il caso Scurati: ‘Vogliono distruggere la Rai, è una guerra politica’

‘Da settimane la Rai è vittima di una guerra politica quotidiana con l’obiettivo di distruggerla’, …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com