epa08785608 Members and supporters of several Islamist political parties hold placards and shout slogans as they take part in an anti-France protest at Baitul Mukarram Mosque following Friday prayers in Dhaka, Bangladesh, 30 October 2020. The protest was held following French President Macron's remarks after the beheading of a teacher who had shown cartoons of the Prophet Muhammad to discuss the topic freedom of speech in class in France. Macron vowed his country would not give up publishing such cartoons which sparked protests all across predominantly Muslim countries. EPA/MONIRUL ALAM

Nuove proteste anti-francesi in Pakistan e Bangladesh

In Pakistan e Bangladesh è tornata a infiammarsi la protesta contro la Francia per le vignette su Maometto. A Dacca decine di migliaia di persone sono scese in strada nel giorno dell’Eid Milad-un-Nab, in cui si celebra il compleanno di Maometto. E sono state bruciate bandiere francesi e immagini del presidente Emmanuel Macron. La polizia ha parlato di 12mila persone, per osservatori indipendenti erano in 40.000.
E’ stata la seconda grande protesta anti-francese in Bangladesh in 5 giorni. Altre proteste si sono svolte davanti a centinaia di moschee e in tutto il Paese, dopo la preghiera del venerdì, con nuovi appelli a boicottare i prodotti francesi.
A Islamabad alcune migliaia di persone hanno tentato di raggiungere l’ambasciata di Parigi in Pakistan al grido “cacciare il cane francese”: il bersaglio è Macron, per aver difeso la libertà di pubblicare vignette sul profeta, in nome della laicità dello Stato e della libertà d’espressione. A Karachi, la principale città del Paese, hanno protestato 10mila persone.
Anche in Afghanistan si sono svolte manifestazioni anti-francesi, in migliaia sono scesi in strada a Herat.

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