Daniela Poggiali, l'infermiera di Lugo arrestata nell'ambito dell'indagine dei carabinieri sulle morti sospette di pazienti, in tribunale a Ravenna, 26 ottobre 2014. L'infermiera, residente a Giovecca di Lugo, si trova nel carcere di Forlì dal 9 ottobre scorso, giorno in cui è stata raggiunta da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Rossella Materia del Tribunale di Ravenna. ANSA / PASQUALE BOVE

Nuova accusa di omicidio per l’ex infermiera di Lugo

RAVENNA.  Nuova accusa di omicidio volontario per l’ex infermiera dell’ospedale di Lugo (Ravenna) Daniela Poggiali, 44 anni, già condannata all’ergastolo in primo grado per la morte di una paziente 78enne con un’iniezione letale di potassio. Ora la Procura di Ravenna  le ha notificato l’avviso di conclusione indagini per il decesso di Massimo Montanari, 95 anni, morto il 12 marzo 2014 nel reparto dove lavorava la donna in circostanze sospette. L’anziano, ex datore di lavoro dell’allora fidanzato della Poggiali, stava per essere dimesso e l’ipotesi, anche in questo caso, è un’iniezione di cloruro di potassio. Al vaglio degli inquirenti anche un motivo personale: l’uomo, titolare di un’azienda metallurgica, aveva licenziato l’ex convivente della Poggiali e lei, recatasi negli uffici della ditta il 3 giugno 2009, aveva minacciato di morte Montanari e la segretaria. Quando l’imprenditore finì in ospedale, lei si volle sostituire a una collega per somministrargli le terapie insuliniche.

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