Parlare di vittoria scacciacrisi non sarebbe giusto per il semplice fatto che, in casa Milan, si parlava di campanelli d’allarme e non di crisi. Quindi, vincere al debutto in Champions contro il Celtic è comunque una panacea per qualche male, e i rossoneri avevano bisogno di stemperare un po’ la tensione e di ritrovare serenità. Eppure si è faticato contro gli scozzesi, sicuramente non è stata una prestazione da incorniciare, non è che si sia vista una squadra cattiva, feroce, affamata. Gli uomini di Allegri hanno anche rischiato in qualche occasione, ma era come se fossero frenati da un blocco psicologico, ci voleva un episodio favorevole che è arrivato negli ultimi dieci minuti. Quando un tiro di Zapata ha subito una deviazione decisiva beffando Forster. Il gol del vantaggio ha dato slancio e vigore alla squadra che, a cinque minuti dal termine, ha trovato anche il raddoppio con Muntari, lesto ad anticipare tutti in area dopo che una bella punizione di Balotelli era stata respinta. Non è un caso che, dopo il gol del vantaggio, il Milan sia riuscito ad andare in gol dopo pochi minuti, probabilmente senza quell’episodio sul tiro del difensore colombiano, la gara si sarebbe impantanata e ora ci ritroveremmo a commentare una squadra abulica, sottotono e imbrigliata dal Celtic. La cui resistenza si è rivelata blanda, è vero che anche loro si sono affacciati dalle parti di Abbiati, quindi, non ci si è limitati solo a compiti di copertura, però, non si è mai avuta la netta sensazione che si potesse registrare un colpaccio alla Scala. Sicuramente il Milan esce rinfrancato da questa serata, non foss’altro per aver fatto un bel passo avanti nonostante le numerose e pesanti assenze, indipendentemente da alcuni aspetti che ancora non soddisfano Allegri, bisogna comunque apprezzare la personalità di una squadra che fino all’ultimo ha creduto alla vittoria venendo premiata nei minuti finali. I tre punti devono soddisfare ma non celare delle carenze che questo Milan mette comunque in evidenza, lo si deve fare anche in vista di un campionato in cui già preme l’esigenza di recuperare dei punti. E domenica, verrà un Napoli con il morale a mille a San Siro, non ci si può permettere di steccare ancora, perciò era importante trarre slancio e fiducia dalla Champions e non una fonte di altre polemiche. Il cammino europeo è iniziato bene per i rossoneri che sperano di andare il più avanti possibile, queste sfide conservano sempre un certo fascino e, così come possono sottrarre energie, così possono rafforzare autostima e consapevolezza nei propri mezzi. Non bisogna pensare alla pochezza che si è vista in campo dall’altra parte, ma ai guizzi che hanno spianato la strada verso il successo, in tempi di scarsa brillantezza, conta solo questo.
Maurizio Longhi