Sandberg, ministro della Pesca norvegese dalle posizioni anti-migranti e accusato di xenofobia, è stato costretto a dimettersi dal suo ruolo a causa della relazione  con Bahareh Letnes, una giovane iraniana rifugiata in Norvegia, nonché ex Miss Iran. Il politico, che in passato aveva affermato che ‘razze e culture diverse non devono mescolarsi’, è finito nei guai a causa delle sue fughe romantiche,  una in Cina e l’altra in Iran: viaggi intrapresi senza aver avvertito prima il governo, come previsto dalle leggi norvegesi, e in cui ha portato con sé il cellulare di servizio, infrangendo le norme di sicurezza nazionali.

Secondo il premier norvegese Erna Solberg, Sandberg ha trasgredito le norme di sicurezza poichè l’Iran è considerato un paese ‘ad alto rischio’, assieme con la Cina e la Russia, per la sua ‘vasta rete di sorveglianza elettronica’. I servizi di sicurezza hanno sequestrato il telefono dell’ex ministro appena rientrato ad Helsinki. L’opposizione ha attaccato Sandberg, che è gia stato rimpiazzato al governo da Harald Tom Nesvik, suo collega di partito, anche per un altro motivo: per le norme norvegesi essendo una rifugiata la sua fidanzata non sarebbe potuta tornare nel suo paese.

Numero due del Partito del Progresso  Sandberg, 58 anni, ha ammesso di essere stato nella Repubblica Islamica con la nuova compagna 28enne senza aver preventivamente allertato i servizi del primo ministro e portando il suo telefono cellulare di servizio. Si è scusato pubblicamente, ma alla fine è stato costretto a fare un passo indietro,  dimettendosi  sia da ministro che da vice presidente del partito.