Nordcorea: ‘Pronti a una guerra nucleare’

La Corea de Nord è pronta a rispondere a qualsiasi attacco nucleare statunitense con le stesse armi: lo ha affermato il numero due del regine di Pyongyang, Choe Ryong-Hae, in un discorso tenuto ad una parata militare svoltasi nella capitale nordcoreana.

Migliaia di militari sono stati schiereati a Pyongyang, ufficialmente per celebrare il 150esimo anniversario della nascita del ‘Presidente eterno’, Kim il-Sung, ma anche per dare una dimostrazione di forza sia all’Amministrazione Trump che ai suoi principali alleati regionali, Corea del Sud e Giappone.

‘Risponderemo a una guerra totale con una guerra totale, e siamo pronti a colpire con attacchi nucleari nel nostro stile ad eventuali attacchi nucleari’,  ha detto Choe Ryong-hae, il secondo più potente ufficiale del regime.

 Il compleanno di Kim Il-sung è conosciuto come la ‘Giornata del Sole’ ed è la festa nazionale più importante della Corea del Nord. La televisione di Stato ha mostrato le immagini della grande parata militare nella capitale Pyongyang, dove hanno sfilato migliaia di soldati in marcia, carri armati e camion con a bordo lanciarazzi multipli e prototipi di missili intercontinentali.

In mostra per la prima volta anche quelli che sembrano essere dei missili balistici strategici suscettibili di essere lanciati da sottomarini e sviluppati per ospitare testate nucleari capaci di raggiungere obiettivi in tutto il mondo.

Alla parata era presente anche il leader Kim Jong-un che è arrivato a bordo di una limousine nera, ha salutato la sua guardia d’onore e si è poi avviato lungo un tappeto rosso verso il podio per assistere alle celebrazioni.

La televisione di Stato ha mostrato migliaia di soldati in marcia su piazza Kim Il-sung e prototipi di missili intercontinentali KN-08 e KN-14 trasportati su camion in sfilata. Alla parata assiste da un podio anche il leader Kim Jong-un. Secondo gli analisti militari tali missili potrebbero un giorno essere in grado di colpire bersagli fino agli Stati Uniti continentali, anche se la Corea del Nord non li ha ancora testati. I soldati nordcoreani hanno portato in parata anche un altro grande razzo mai visto prima, delle dimensioni di uno a lunga gittata. Nel corteo sfilano poi carri armati, lanciarazzi multipli, pezzi d’artiglieria e un missile a combustibile solido progettato per essere sparato da sottomarini. Presente anche il potente missile a medio raggio ‘Musudan’, che potenzialmente potrebbe raggiungere le basi aeree statunitensi a Guam.

‘La guerra potrebbe scoppiare in ogni momento’,  scrive la Bbc online: ‘Si ha la sensazione che un conflitto potrebbe scoppiare da un momento all’altro. Penso che tutte le parti interessate dovrebbero mantenere alta la vigilanza per quanto riguarda questa situazione’.

Le forze armate nordcoreane hanno annunciato di essere pronte a prendere le più dure contromisure contro gli Stati Uniti se continueranno con le provocazioni: ‘Le nostre controazioni più dure contro gli Usa e i loro vassalli saranno prese senza alcuna pietà, tali da non permettere all’aggressore di sopravvivere’, ha affermato un portavoce del Comando generale di Pyongyang in una dichiarazione rilanciata dall’agenzia ufficiale Kcna.

 Il Cremlino è ‘molto preoccupato’ per le crescenti tensioni nella penisola coreana e invita tutti i paesi ad astenersi da qualsiasi atto provocatorio. Così il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov: ‘E’ con grande preoccupazione che stiamo guardando l’escalation delle tensioni nella penisola coreana: invitiamo tutti i paesi a dar prova di moderazione e ammoniamo contro qualsiasi azione che potrebbe portare a misure provocatorie’.

 Gli Usa sono comunque pronti ad un raid preventivo con armi convenzionali contro la Corea del Nord se e quando i responsabili politici saranno convinti che Pyongyang si stia preparando a un test nucleare.

Gli Stati Uniti hanno posizionato due cacciatorpediniere con missili Tomahawk non lontano dalla Corea del Nord, riferiscono fonti dell’intelligence a Nbc. Pyongyang ha avvertito che un ”grande evento” è vicino, spingendo l’intelligence a temere un test nucleare.

I collegamenti aerei tra Pechino e Pyongyang della Air China saranno sospesi da lunedì.

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