In Rai c’è da votare la presidente designata Simona Agnes (in quota Fi-Gianni Letta), ma in Vigilanza le mancano due voti. La minoranza ha annunciato più volte compatta che diserterà la seduta, così da rendere impossibile l’elezione: niente franchi tiratori. Forza Italia e FdI, che non vogliono farsi bocciare Agnes, la tirano in lungo, vorrebbero votare magari dopo le Regionali, tanto un presidente ad interim c’è: il leghista Antonio Marano. Per questo anche Matteo Salvini resta muto e non insiste per il voto: più in là, c’è tempo. E invece l’opposizione vuole votare per mettersi sul petto un’altra vittoria sul centrodestra, e poi aprire i giochi per un presidente di garanzia. Potrebbe rientrare dalla finestra chi era uscito dalla porta, ovvero chi non è stato votato in Parlamento: Giovanni Minoli, spinto da Dario Franceschini ma che Schlein non vuole. Dopo oltre un’ora di tira e molla nell’ufficio di presidenza, la presidente Barbara Floridia (M5s) ha detto basta e ha deciso di convocare una seduta per decidere la data del voto entro venerdì. «O mi date una data certa o entro venerdì si vota», il suo ultimatum alla maggioranza, in punta di regolamento che prevede il voto in Vigilanza sul presidente entro 10 giorni dalla nomina in cda. «Voi volete votare per poi disertare il voto, ma io non mi faccio prendere in giro. Non ci venite? E allora non ci andiamo nemmeno noi, così mancherà il numero legale e la votazione sarà nulla», la risposta del forzista Maurizio Gasparri, suggerita da Maurizio Lupi. Insomma, la prospettiva è quella di una seduta disertata dall’opposizione, ma pure dalla maggioranza. Puro Ionesco. Ad Aventino, Aventino e mezzo. Con la velata minaccia, da parte del centrodestra, di boicottare gli stati generali tanto voluti da Floridia. «Votateci Agnes e noi parteciperemo di buona lena agli stati generali per la riforma della Rai e vi diamo pure il Tg3!», il messaggio fatto recapitare sottotraccia ai pentastellati. Con Conte che si prepara aa aggiudicarsi il telegiornale con l’attuale vicedirettore del Tg1 Senio Bonini. Il leader dei 5 stelle, però, sulla questione si è esposto troppo, così come anche la presidente Floridia, e non tornerà indietro, quindi ecco ancora l’opposizione tutta bella riunita sull’Aventino.
La maggioranza non si è presentata nella riunione plenaria della Commissione di Vigilanza Rai, convocata per decidere la data della votazione sulla presidenza di viale Mazzini, facendo così mancare il numero legale. La seduta è quindi stata annullata.
“È un fatto molto grave. Non è mai successo in precedenza di non procedere ad un atto dovuto”. Lo afferma il capogruppo Pd in Commissione, Stefano Graziano.
“C’è la volontà di bloccare la Vigilanza Rai – prosegue -. Lo avevamo detto, e siamo stati facili profeti, che bisognava prima procedere alla riforma della legge e poi alla nomina del cda”.
Nel giorno della fumata nera in Parlamento per l’elezione di un giudice costituzionale, il presidente M5S Giuseppe Conte aveva ribadito il no alla presidenza di Simona Agnes, rinsaldando l’asse con le opposizioni.
La presidente della Bicamerale Barbara Floridia ha convocato un ufficio di presidenza per fissare una nuova riunione della commissione.