No vax e il professor Andrea Crisanti

Il professor Andrea Crisanti, ospite di “Otto e mezzo”  su La7, gela Lilli Gruber che in studio gli chiede cosa ne pensi del no di Giorgia Meloni a un lockdown per i non vaccinati: “Per una volta sono d’accordo con Giorgia Meloni, è assurdo imporre un divieto a chi non vuole vaccinarsi, è molto più facile obbligare all’uso delle mascherine FFP2.

“Questa caccia alle streghe sui No vax distoglie dall’obiettivo principale, perché in Inghilterra si è vaccinato il 74% della popolazione e hanno 40mila casi al giorno”, mentre “l’Irlanda dove si è vaccinato il 93% della popolazione con età superiore a 18 anni, con una media dell’84%, in questo momento è la nazione che ha più contagi al mondo: c’è qualcosa che non capiamo e bisogna metterselo in testa”, dice a ‘L’Aria che tira’ su La7 il virologo Andrea Crisanti, direttore dei dipartimenti di microbiologia e virologia dell’università di Padova.

“I No vax – ammonisce – non devono essere la foglia di fico per coprire errori di strategia e di decisioni. Non è stata fatta nessuna analisi per capire quali erano i vaccini che davano più protezione. Si è fatto questo miscuglio e non si capisce se Moderna dà più protezione di AstraZeneca o Pfizer. E questa – afferma Crisanti – era una cosa che si sarebbe potuta tranquillamente fare e non è stata fatta. Avendo fatto questo miscuglio incredibile in cui” per esempio “c’è chi ha fatto AstraZeneca, chi ha fatto Moderna, chi ha fatto il mix delle due dosi, è chiaro che c’è un impatto sulla protezione: non sappiamo qual è il livello di protezione della popolazione”.

“Ora la priorità è fare le terze dosi e noi abbiamo il problema di farne 45 milioni in pochi mesi”, aggiunge il direttore dei dipartimenti di microbiologia e virologia dell’università di Padova.

“E’ già da un mese che il governo inglese ha deciso di accelerare sulle terze dosi. Del resto – ricorda – è da giugno che sappiamo che c’è bisogno della terza dose. Israele aveva 10mila casi al giorno a fine giugno, era evidente che andava fatta la terza dose ed era dimostrato già a luglio che la terza dose ripristinava l’immunità”. Ma, attacca Crisanti, “l’Italia ha questo atteggiamento così provinciale che pensa di essere migliore, che pensa di essere diversa, non riesce a vedere quello che succede dall’altra parte del mondo”.

Ma lo diamo per certo, osserva chi scrive, che la terza dose di vaccino dia l’immunità? E siamo certi che dopo la quarta non arrivi la quinta per ‘ripristinare l’immunità che, forse, non c’è mai stata? Ai virologi l’ardua sentenza…

Circa Redazione

Riprova

Oltre le Macerie Storie di Vite Spezzate

 Napoli continua a fare i conti con una delle sue ferite più profonde: quella degli …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com