Neve a Roma. E’ scontro Alemanno- Gabrielli. Il Pdl difende il sindaco

Si sposta in tv lo scontro tra Franco Gabrielli e il sindaco di Roma Gianni Alemanno sulla gestione dell’emergenza neve a Roma. La capitale rischia il collasso, assieme ad altre aree dell’Italia, ma ora si preferiscono i riflettori alle sale operative per gestire le emergenze. Da Sky, passando dai Tg a Lucia Annunziata, fino alla trasmissione di approfondimento su La7, oggi il duo Alemanno-Gabrielli hanno messo in scena il teatro dell’ipocrisia. “Contesto tutte le affermazioni del sindaco della capitale”, ha detto a un certo punto il capo della protezione civile nel corso della trasmissione ‘In mezz’ora’, dopo che lo stesso Alemanno, intervenendo telefonicamente, ha parlato di “evento largamente sottovalutato”. “In termini di allerta e di capacità di intervento, la Protezione civile purtroppo in Italia non c’è più – attacca Alemanno-. E’ una realtà purtroppo burocratica”. “La Protezione civile – aggiunge il primo cittadino della Capitale- è stata fortemente indebolita, non è più in grado di gestire direttamente le emergenze come faceva prima con Bertolaso. Scarica sulle spalle dei sindaci e dell’autorità locale l’intero peso degli interventi. La Protezione civile si limita a passare quali sono gli allerta -conclude Alemanno- e spesso lo fa male, come nel nostro caso”. La Protezione Civile “deve tornare a stare sotto al ministero dell’Interno, perché ci vuole una struttura ministeriale forte che la coordini realmente con le altre strutture”, ha rincarato la dose Alemanno. Pronta la risposta via tv del capo della protezione civile. “I bollettini erano corretti all’unità”, “Contesto che l’indebolimento della Protezione civile si sia riverberato su quanto accaduto. La Protezione civile di Bertolaso si sarebbe comportata allo stesso modo”, ribatte Gabrielli, quando il sindaco Alemanno ricorda che “in situazioni simili quando c’era Bertolaso si faceva nominare commissario e interveniva personalmente. Adesso si limitano a passare le notizie, le passano male, in maniera confusa”. Il siparietto continua. Il presidente del Consiglio, Mario Monti “ha seguito passo passo le vicende del maltempo attraverso il sottosegretario Catricalà. Il governo è stato assolutamente partecipe”, aggiunge Gabrielli. Quanto all’invito, arrivato da Monti a fare di più, Gabrielli spiega. “Io so lo spirito con cui il premier ha fatto quell’annotazione, si riferiva alla parte preventiva che è quella in cui il nostro Paese è più deficitario”.

Ma la disputa si trasforma in un caso politico nazionale. Il segretario del Pdl Angelino Alfano si è schierato al fianco del sindaco della capitale chiedendo “una verifica sui comportamenti e sulle responsabilità nella gestione dell’emergenza maltempo”. Un atto parlamentare che significa ‘commissione d’inchiesta’ che non fa paura a Gabrielli. “Quando ci verrà chiesto che cosa abbiamo fatto ne renderemo conto -replica- siamo pronti a rispondere delle cose che attengono alle nostre responsabilità”.

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