Nel pomeriggio le candidature degli Oscar: Dita incrociate per “La Grande Bellezza” di Sorrentino

sorrentino oscar candidaturaSicuramente sarà agitato Paolo Sorrentino, che oggi saprà se  la sua “La Grande Bellezza” è riuscita ad ottenere un posto tra i candidati per  il premio più importante del cinema americano. Le possibilità  di riuscita esistono e sono anche notevoli. Non dimentichiamo la vittoria di domenica scorsa ai Golden Globes e anche tutti gli altri riconoscimenti internazionali. In più, fortunatamente per il regista italiano, la Francia non ha potuto candidare il suo film più apprezzabile – “La vita di Adele”- che poteva essere un forte avversario.  Sorrentino dovrà comunque competere con altri concorrenti, otto per la precisione, alcuni dei quali difficili da superare, altri meno forti: “Alabama Monroe – Una storia d’amore”, film belga diretto da Felix Van Groeningen, la trama racconta una coppia la cui figlia sta morendo di cancro; “An Episode in the Life of an Iron Picker”, candidato della Bosnia e Erzegovina, diretto da Danis Tanovic, la storia della vita di un raccoglitore di acciaio e della sua famiglia messa in crisi da una cura medica troppo costosa;  “The Grandmaster”, diretto da Wong Kar Sai che si tuffa nel mondo delle arti marziali per raccontare la vita del maestro di Kung Fu Ip Man; “Il Sospetto”, film dalla Danimarca di Thomas Vinterberg, che è senza dubbio tra i film più benvoluti per la storia toccante di un insegnante d’asilo la cui vita è stravolta da una accusa di molestie sessuali a minori. Non manca nemmeno la Cambogia con il documentario “The Missing Picture”, il registra è Rithy Panh  che ci racconta la storia delle atrocità dei Khmer rossi negli anni Settanta. “Omar”, del palestinese Hany Abu Assad, parla di un palestinese catturato dagli Israeliani. “The Notebook” -Ungheria- è l’adattamento dell’omonimo romanzo di Agota Kristof: Due gemelli tredicenni mandati a vivere dalla crudele nonna durante la Prima Guerra Mondiale. Anche la Germania ha qualcosa da proporre, “Two Lives” ha buone chance di arrivare tra le prime cinque candidature: Georg Maas,il regista, ci parla di una madre e di sua figlia, costrette a confrontarsi con i crimini commessi dai soldati tedeschi in Norvegia durante la II Guerra Mondiale. Resta comunque la certezza che l’opera di Sorrentino si differenzia dagli altri per lo stile ironico ma che fa, in ogni caso, riflettere.

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