Nba: Stern “nessun accordo trovato”

Con gli scarsi risultati ottenuti dopo l’atteso meeting tenuto per tentar di marginare la catastrofica situazione riguardante il campionato di Nba, continuano le divergenze tra proprietari e l’associazione giocatori (NBPA). L’ultimo contratto stipulato, scaduto il 30 giugno, prevedeva il 57% degli introiti prodotti dalla Nba, e per il nuovo contratto gli atleti sarebbero disposti a far scendere la quota al 53%, ma resta comunque una soluzione lontana dal 47% proposta dai proprietari. E’ così, sempre più vicino, l’annullamento delle partite della regular season che dovrebbe cominciare il 1° novembre. ”Entro lunedì non avremo altra scelta, dovremo cancellare le prime due settimane della stagione regolare”, ha dichiarato il commissioner David Stern, che ha provato a mediare proponendo una giusta quanto equa soluzione per la divisione degli introiti: 50% ai proprietari, 50% ai giocatori. Soluzione rifiutata da Stern dopo il confronto durato 4 ore circa che dichiara: “Non possiamo farlo, non siamo riusciti a fare i passi avanti che auspicavamo e non siamo in grado di proseguire con i negoziati”. Alla NBPA sarebbe stato offerto il 49%, con la possibilità di arrivare fino al 51% con una serie di bonus. Gli atleti avrebbero però replicato chiedendo il 51% con l’opzione di salire fino al 53%: a questo punto sarebbe arrivato il rifiuto categorico degli ‘owners’.

 

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