Nave Dicotti, Lega a 5S: “Processo a Salvini è processo al governo”

La richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del ministro degli Interni, Matteo Salvini, diventa in questi giorni la partita fondamentale che dovrà giocare la maggioranza gialloverde che sostiene il governo guidato da Giuseppe Conte. Il processo sarà utilizzato per fini politico elettoralistici in previsione delle elezioni europee e, guardano al futuro, sulla tenuta del governo e su chi comanda veramente: questo è chiaro. Ma Lega e M5S partono da presupposti diversi. La prima per rafforzarsi e far diventare ‘martire’ il proprio leader evitando, nel possibile, uno scontro con la magistratura. La seconda tende a recuperare terreno elettorale nel tentativo di evitare una emorragia di voti per contenere il partito del ministro degli Interni. Molto dipenderà da come faranno filtrare all’opinione pubblica l’evento e da quali carte caleranno nel dibattito e, soprattutto, come le giocheranno.

Intanto iniziano le prime schermaglie ‘interne’. “Processare Salvini significa inequivocabilmente tentare di processare il governo”, scrivono in una i capigruppo della Lega al Senato e alla Camera, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, specificando che il ministro dell’Interno ha agito “nell’esercizio delle sue funzioni, nel pieno rispetto delle leggi e della Costituzione e ottemperato al mandato ricevuto dagli elettori, quello cioè di garantire rispetto delle regole e delle normative”.

Il messaggio chiaro ed inequivocabile è indirizzato al messaggio al Movimento 5 stelle, che ha già annunciato che voterà sì alla richiesta di autorizzazione a procedere avanzata al Senato nei confronti di Matteo Salvini dal Tribunale dei ministri. La conferma arriva da Luigi di Maio. “Salvini ha detto: io mi voglio far processare, quindi M5s non gli farà un dispetto e voterà sì alla richiesta di autorizzazione a procedere. E al processo sarò il primo a dire che fu una decisione del governo. Si sta provando a scardinare il M5s dalla Lega e far cadere il governo, è il gioco che si fa ogni giorno”. Come dire: non voglio scontentare l’alleato di governo ma nemmeno perdere altri voti. Ma giocare la partita sul ‘governo’ è rischioso, per lui. Poi nei prossimi giorni si vedrà la linea da adottare. Come per l’esecutivo, dalle parti dei 5Stelle si tende a vivere giorno dopo giorno senza alcuna stella polare ‘seria’ da seguire. Di Maio deve stare attento che rischia di irrobustire ancora di più l’alleato Salvini.

“Stroncare la compravendita di esseri umani – si legge ancora nella nota dei capigruppo della Lega -, fermare il continuo tributo di vite umane nel Mediterraneo, mettere al bando i torbidi interessi dei soliti noti, è un vanto che, come Lega e come governo, esponiamo con soddisfazione. Se rimettere mano alle politiche di accoglienza, anteponendo la sicurezza, il buon senso, il rispetto delle regole su cui si fonda l’armonia delle nostre comunità scatena le reazioni scomposte sotto gli occhi di tutti, ciò ci conferma la bontà del nostro operare e ci rafforza nella direzione che abbiamo intrapreso”.

Sulla richiesta avanzata dal Tribunale dei ministri di processare Salvini sul caso della nave Diciotti, la Lega voterà no, così come Fratelli d’Italia “a meno che non sia lui stesso a voler affrontare il processo rinunciando all’immunità”, dice Giorgia Meloni a margine di un evento a L’Aquila.
Convinto a mandare a processo il vicepremier è invece Matteo Renzi. “Sono arrivate in Senato le carte del Tribunale dei ministri nei confronti di Matteo Salvini. Dopo averle lette con attenzione e senza alcun pregiudizio ideologico, voterò a favore della richiesta di autorizzazione a procedere”.

 

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