Qualche mese fa è nata a Roma l’Associazione ‘Il cuore di Abele’,  iniziativa solidale  a tutela di coloro che subiscono ingiustizie, che non riescono ad affermare i loro meriti, a protezione di chi è vittima, a volte, anche della vita. L’obiettivo dell’Associazione è, quindi, quello di tutelare in ogni luogo tutte le persone che vivono in condizioni di fragilità e disabilità sociale, gli emarginati, i deboli e gli indifesi, i rifugiati, le persone private ingiustamente della loro libertà e dignità, tutti coloro che subiscono ingiustizie e discriminazioni e che non riescono ad affermare i loro meriti

L’iniziativa è stata presa dal prof. Francesco Romeo, celebre medico cardiochirurgo, Direttore della Cattedra e della scuola di specializzazione di Cardiologia a Tor Vergata e presidente della Società Italiana di Cardiologia e dall’ing. Nicola Barone,  presidente di Telecom San Marino e di TN Fiber; fanno parte del consiglio direttivo oltre l’Ing. Nicola Barone, che è il vice presidente, il cardiochirurgo Prof. Quintilio Carretta, il notaio dott.ssa Elisabetta Paravati, lo scienziato Jaywaral Metha, il dermatologo Steven Nisticò e l’avvocato Enzo La Rocca.

‘Il cuore di Abele’ agisce a livello nazionale e internazionale e interagisce con altre associazioni aventi scopi analoghi.

L’Associazione, come si diceva,  è nata  da un’idea del Prof. Francesco Romeo, emerito luminare di Cardiologia, che con grande senso di servizio cristiano alla persona umana, alla sua debolezza e alla sua dignità ha pensato di mettere al servizio di questi valori la sua personale esperienza di vita con l’intento di sostenere e di aiutare i più deboli ed i più meritevoli ad esprimere appieno le loro potenzialità.

Lo scopo dell’Associazione è quello di:

  • tutelare in ogni luogo tutte le persone che vivono in condizioni di fragilità e disabilità sociale, gli emarginati, i deboli e gli indifesi, i rifugiati, le persone provate ingiustamente della loro libertà e dignità, tutti coloro che subiscono ingiustizie e discriminazioni e che non riescono ad affermare i loro redditi;
  • promuovere e favorire la condizione umana e sociale, sensibilizzando l’opinione pubblica sui problemi dell’emarginazione e della giustizia sociale;
  • valorizzare il merito, l’impegno, la responsabilità individuale, la famiglia, i giovani, il multi culturalismo, la tolleranza civile, culturale e religiosa;
  • promuovere e realizzare progetti di solidarietà sociale;
  • promuovere la crescita culturale di nuove classi dirigenti che operino per la pace e per la giustizia

Lo spirito non è quello di promuovere soltanto campagne, convegni, eventi o similari, come la gran parte delle altre associazioni a scopo umanitario, ma soprattutto quello di sviluppare e sostenere progetti concreti, magari piccoli, ma comunque concreti.

E’ articolata in sei aree operative: Giovani e sociale, Solidarietà sociale, Innovazione sociale, Sanità sociale, Sicurezza e giustizia sociale e Comunicazione.

In particolare, con riferimento all’area Sanità Sociale, l’Associazione ha indetto a Roma, lo scorso 4 luglio,  un evento in collaborazione con i ‘Medici Senza Frontiere’,  rivolto ad immigrati e alle fasce più deboli della popolazione, donando anche sistemi e servizi di assistenza (tele-monitoraggio, tele-videoconsulto, ed altro).

Hanno partecipato alla serata il giornalista-scrittore Cesare Lanza, il giurista, scrittore e poeta Corrado Calabrò, nominati Soci Onorari insieme allo scienziato Prof. Jay Metha, la Rappresentante di Medici Senza Frontiere Dott.ssa Laura Cremonini e il magistrato Saverio Mannino.

Il Cuore di Abele promuove e favorisce la condizione umana e sociale, sensibilizzando l’opinione pubblica sui problemi dell’emarginazione e della giustizia sociale.