Nastri d’Argento

Taormina. Dopo il successo ai David di Donatello, ‘Il capitale umano’ di Paolo Virzì sbanca anche i Nastri d’Argento, assegnati dal Sindacato Giornalisti Cinematografici. La commedia amara sulla crisi economica si aggiudica ben sei premi, più il Biraghi all’esordiente Matilde Gioli. Ed esattamente: miglior film, sceneggiatura, attore protagonista, scenografia, montaggio e sonoro. Vera sorpresa dell’anno è ‘Song’e Napule’ dei Manetti Bros, che si porta a casa ben quattro riconoscimenti: miglior commedia, attore non protagonista e canzone originale. A ‘La mafia uccide solo d’estate’ di Pif è invece andato il premio per l’opera prima. I Nastri alle attrici sono andati a Kasia Smutniak e Paola Minaccioni per ‘Allacciate le cinture’ di Ferzan Ozpetek, che le ha premiate. Il film ha visto vincere anche il suo casting director, Pino Pellegrino, alla prima edizione di un nuovo Nastro. Per ‘Smetto quando voglio’ del giovane regista esordiente salernitano Sydney Sibilia arriva il premio al miglior produttore, condiviso da Domenico Procacci e Matteo Rovere. Daniele Ciprì ha vinto per la fotografia; a Milena Canonero, già Premio Oscar, ancora un Nastro per i costumi. Tra i Premi speciali di quest’edizione il Nastro a Dino Trappetti per i 50 anni della Sartoria Tirelli e alla carriera per Piero Tosi, Marina Cicogna, Francesco Rosi.

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