Si è costituita a Roma presso l’Istituto Missionari del Sacro Cuore la Federazione dei Movimenti d’ispirazione cattolica e popolare, detta Comunità Popolare, con l’adesione di 49 tra partiti, associazioni, comitati e fondazioni. E’ un ulteriore e significativo passaggio verso la Confederazione generale del Popolarismo al fine di ricomporre un partito autonomo e senza subalternità sia nei confronti di Renzi che di Berlusconi, per occupare una posizione di impegno secondo i valori laici della Dottrina sociale cristiana e della Costituzione repubblicana. Questo avviene per recuperare una politica fondata sulla partecipazione e sulla rappresentanza che sono il fondamento della democrazia, e l’espressione di un autentico popolarismo. L’ambizioso obiettivo è quello di realizzare entro fine Marzo una intesa con Tassone, Mauro, Cesa, Alfano e Tabacci per esordire alle prossime elezioni europee con una lista unitaria, che dia testimonianza di una presenza forte per i valori che rappresenta, e per la continuità con quella che è stata la più grande tradizione democratica d’occidente. Il superamento delle vecchie ideologie non deve significare la rinuncia alle idee, ai valori e ad un tessuto etico che deve rappresentare la base di ogni iniziativa politica. Il fondamento portante dell’iniziativa politica è che oggi in Italia si debbano fare scelte importanti e coraggiose. Non c’è futuro se la politica continua a fondarsi sull’immagine, sulla prassi del quotidiano e sulle intese di potere. Dal loro punto di vista il nuovo Governo sembra ignorare il tema centrale del finanz-capitalismo che è alle origini dell’attuale crisi socio-economica, che ha prodotto e produce la più grande evasione ed elusione fiscale di tutti i tempi, che ha sostituito con le sue oligarchie sopranazionali le rappresentanze democratiche della Sovranità popolare. Ritengono che se Renzi rappresenti la nuova sinistra politica a maggior ragione c’è l’urgenza di una sinistra sociale che sappia riconciliare la politica con la morale e le Istituzioni con la gente. Le loro ambizioni politiche vogliono collimare con le attese e le speranze dei cittadini, specie dei giovani, perché tornino ad essere il punto di riferimento di una politica autenticamente popolare.