Napolitano: Ora riforma della giustizia
Epifani: Eseguire e applicare la sentenza

La sentenza della Cassazione che condanna Silvio Berlusconi a quattro anni, di cui tre condonati, di reclusione è stata commentata a caldo dal presidente  della Repubblica e dal segretario del Pd. Napolitano pone l’accendo sul rispetto delle decisioni della magistratura e sulla necessità di riformare la giustizia perché “ora ci sono le condizioni favorevoli”. Parole che hanno suscitato non poche polemiche ma che potrebbero essere lette anche nel richiamo del capo dello Stato a varare quanto prima un provvedimento di amnistia.

Napolitano: Ora riformare la giustizia. “La strada maestra da seguire è sempre stata quella della fiducia e del rispetto verso la magistratura, che è chiamata a indagare e giudicare in piena autonomia e indipendenza alla luce di principi costituzionali e secondo le procedure di legge”. Inizia così il comunicato diffuso dal Capo dello Stato, dopo la sentenza della Cassazione che condanna Silvio Berlusconi per il processo Mediaset. “In questa occasione – osserva il presidente della Repubblica – attorno al processo in Cassazione per il caso Mediaset e all’attesa della sentenza, il clima è stato più rispettoso e disteso che in occasione di altri procedimenti in cui era coinvolto l’on. Berlusconi. E penso che ciò sia stato positivo per tutti. Ritengo ed auspico che possano ora aprirsi condizioni più favorevoli per l’esame, in Parlamento, di quei problemi relativi all’amministrazione della giustizia, già efficacemente prospettati nella relazione del gruppo di lavoro da me istituito il 30 marzo scorso. Per uscire dalla crisi in cui si trova e per darsi una nuova prospettiva di sviluppo, il paese ha bisogno di ritrovare serenità e coesione su temi istituzionali di cruciale importanza che lo hanno visto per troppi anni aspramente diviso e impotente a riformarsi”.

Pd: Eseguire ed applicare la sentenza. Per il Partito Democratico parla, dalla sede del Nazareno, il segretario Guglielmo Epifani che mette in guarda Berlusconi dall’assumere atteggiamenti eversivi e chiede anche che la condanna vada applicata ed eseguita. Parole che non sono piaciute al Pdl. “Il PD ha atteso la sentenza della Corte di Cassazione con un atteggiamento di grande serietà, privo di qualsiasi forma di speculazione politica. Oggi, dopo il verdetto di condanna, esprime il suo totale rispetto per la sentenza, le motivazioni correlate e il rigore delle procedure seguite. La condanna di Silvio Berlusconi è atto di grande rilevanza. Per quanto riguarda il PD questa condanna va non solo, come è naturale, rispettata ma va anche applicata e resa applicabile e a questo spirito si uniformerà il comportamento del Gruppo parlamentare”.

“Il PD – continua ancora il segretario – proprio per il rispetto che si deve alla separazione dei poteri, chiede a tutte le forze politiche, e al PDL in particolare, in un momento tanto delicato, di esprimere comportamenti rispettosi delle funzioni e dei poteri della Corte di Cassazione e di non usare forzature di carattere istituzionale, a seguito di una sentenza che muove dall’accertamento dei fatti e non da pregiudizi di alcun tipo”.
“Seguiremo con attenzione il comportamento del PDL, sapendo che un atteggiamento responsabile rafforzerebbe l’opportunità di tenere distinte le vicende giudiziarie da quelle politiche e di Governo, come il PD  – conclude Epifani- ritiene necessario in una fase di crisi grave come quella che sta attraversando il Paese”.

 

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