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“Gli italiani, votando ad aprile, tengano conto della”importantissima esperienza di governo Monti”. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, intervistato dai giornalisti sulla legge di stabilità, dopo l’incontro con il premier dei Paesi Bassi, Mark Rutte. Secondo il capo dello Stato, il modello elettorale non basti ad assicurare governi stabili se non ci sono anche conseguenti accordi politici. Poi, ha confermato “la fiducia nei cittadini per un governo non diviso, non fragile ma stabile: di questa consapevolezza diano prova gli italiani quando si voterà in aprile. Il resto dipenderà dai partiti ma in Italia è salutare e inevitabile tenere conto dell’importantissima esperienza del governo Monti”.
“Anche la miglior legge elettorale non può garantire automaticamente la soluzione di un governo stabile che è invece il risultato di scelte e accordi politici: mi auguro che non manchi il senso di responsabilità nell’Italia post elettorale”, ha aggiunto Napolitano, ricordando che la legge elettorale è parte, naturalmente, di un processo democratico e che “in Italia è in corso una revisione, ma essa comunque non basta a garantire la governabilità se non si uniscono anche scelte politiche responsabili dopo il voto”.
“Se saranno confermate deviazioni dallo sviluppo dei procedimenti giudiziari in corso saranno sanzionati”, ha continuato il presidente della Repubblica. “Si tratta di indagini in corso e non posso esprimere un giudizio sulla loro possibile conclusione, sottolineando come “le ipotesi di reato riguardano vicende relative ad accordi commerciali con l’India e col Brasile”. “Se violazioni di legge ci sono state in Italia e in questi grandi paesi nostri amici, saranno punite perché è interesse comune ristabilire la verità”,ha aggiunto Napolitano.
Banche più solide. “Le banche italiane “sono solide, sane e hanno dimostrato di poter reggere alla crisi meglio rispetto ad altri sistemi bancari europei, non solo dell’Europa del sud”. Il presidente Napolitano difende il sistema creditizio italiano assicurando agli olandesi che le preoccupazioni circa la possibile richiesta di aiuti per le banche sono infondati data la solidità delle nostre banche che beneficiano dell’impegno “di vigilanza di Bankitalia e dell’assenza di bolle speculative”.
Monti: “Elezioni 2013? Please relax”. “Non comprendiamo le ragioni per cui le elezioni italiane del 2013 debbano essere circondate da aspettative e timori particolari”. Lo ha dichiarato il premier Mario Monti, durante una conferenza stampa a palazzo Chigi, rispondendo ad un giornalista che gli ha chiesto se intendesse restare alla guida del governo per assicurare che le riforme avviate non si interrompano. “L’Italia è un grande paese democratico e un grande Paese membro dell’Ue”, ha aggiunto il professore. “Quante elezioni si sono svolte dal 1957? Ci sono mai stati casi in cui l’Italia abbia creato particolare problemi, più di altri Paesi, all’Ue? Non credo”. Inoltre, ha proseguito, “qualunque governo ci sia in Italia dopo il voto, sarà un governo che come gli altri dovrà muoversi all’interno delle regole e delle politiche decise nell’ambito dell’Ue, che impegnano i governi italiani, di qualunque colore essi siano, così come impegnano altri Paesi”. Quando poi gli è stato chiesto dal giornalista austriaco se avesse preso in considerazione considerazione l’idea di restare per evitare, dopo le elezioni, l’interruzione del percorso di riforme, Monti ha risposto: “Risponderò ad una parte della sua domanda, riprendendo un tema che il presidente della Repubblica ha evocato ieri: le elezioni, per fortuna, si svolgono in ogni Paese democratico: in Austria, in Italia, in Germania”. “Naturalmente più l’Italia, ha proseguito il premier, come ogni altro Paese, avanza nelle riforme strutturali più sarà in grado di vivere meglio, con maggiore competenza e benessere, la propria appartenenza all’Ue. Ma questo sarà in primo luogo negli interessi degli italiani. Ringrazio per l’attenzione anche personale che, in particolare negli ultimi tempi, viene posta relativamente all’orizzonte del 2013, ma… please relax”, ha concluso Monti.
