Napoli, 14 mar. (askanews) - Principio d'incendio nella sede centrale dell'università Federico II di Napoli dove questa mattina, negli uffici amministrativi, al secondo piano dello storico edificio di Corso Umberto, è stata notata dai custodi una "bottiglia Molotov" dalla quale usciva del fumo. I fatti intorno alle 8.15, quando la sede dell'ateneo era ancora quasi deserta. Un custode ha prontamente utilizzato l'estintore evitando il peggio. Danneggiato soltanto un pannello e alcune carte sistemate su una scrivania. Sul fatto stanno indagando gli agenti della Digos della Questura, intervenuti sul posto anche i vigili del fuoco. Nessun disagio per gli studenti che si stavano apprestando a seguire i corsi. "Quello che è accaduto è un fatto gravissimo - ha detto il rettore Gaetano Manfredi - anche perché ha messo a repentaglio le persone. Sono stati messi in discussione i principi di democrazia e di autonomia che l'università da sempre difende". Il rettore ha, inoltre, espresso "piena fiducia nell'operato della magistratura" per far luce sull'episodio.

Napoli, una molotov alla Federico II

NAPOLI. Principio d’incendio nella sede centrale dell’università Federico II di Napoli dove questa mattina, negli uffici amministrativi, al secondo piano dello storico edificio di Corso Umberto, è stata notata dai custodi una ‘bottiglia Molotov’ dalla quale usciva del fumo.

I fatti intorno alle 8.15, quando la sede dell’ateneo era ancora quasi deserta. Un custode ha prontamente utilizzato l’estintore evitando il peggio. Danneggiato soltanto un pannello e alcune carte sistemate su una scrivania. Sul fatto stanno indagando gli agenti della Digos della Questura, intervenuti sul posto anche i vigili del fuoco. Nessun disagio per gli studenti che si stavano apprestando a seguire i corsi.

Quello che è accaduto è un fatto gravissimo,  ha detto il rettore Gaetano Manfredi, anche perché ha messo a repentaglio le persone. Sono stati messi in discussione i principi di democrazia e di autonomia che l’università da sempre difende. Il rettore ha, inoltre, espresso piena fiducia nell’operato della magistratura per far luce sull’episodio.

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