Napoli segreta: 10 luoghi da scoprire

Tra folklore e cultura, arte e natura, il capoluogo partenopeo ha davvero molto da offrire ai suoi turisti. Perché non rimanere, almeno per una volta, lontani dalle consuete località tanto amate dai visitatori? Tra le mille bellezze della città, ce ne sono molte che permettono di esplorare il suo volto nascosto, un privilegio concesso a pochi.

 Pasta Garofalo ha lanciato, in collaborazione con l’associazione artistico-culturale Sii Turista Della Tua Città, un’innovativa applicazione per scoprire più di 600 punti di interesse della città di Napoli e tanti itinerari tematici, come “castelli” e “chiese” ma anche “street art”, “cinema e TV”, “personaggi famosi”, “antichi mestieri” e molti altri ancora. L’app Sii Turista, rappresenta una guida totalmente gratuita creata PER le persone ma anche DALLE persone, che potranno contribuire alla scoperta della città di di Napoli con suggerimenti e consigli!

Ecco i 10 luoghi da scoprire.

Parco Virgiliano

Uno degli scorci più belli della città partenopea è quello che si può godere dal Parco Virgiliano. Siamo a Posillipo, uno dei quartieri residenziali che sorge sulle colline attorno al centro di Napoli: qui, una serie di terrazze panoramiche permette di ammirare non solo l’intera città, ma anche alcuni dei simboli più conosciuti di questo luogo. Dal Vesuvio al turchese Golfo di Napoli, con le splendide isole di Procida, Ischia e Capri, lo sguardo si spinge per chilometri regalando emozioni incredibili a tutti coloro che si apprestano a scoprire la città da un punto di vista diverso dal solito.

Napoli, Parco Virgiliano – iStock

Parco archeologico di Pausilypon

È dal Virgiliano che possiamo partire per una lunga camminata alla scoperta di uno stralcio della storia di Napoli. Dopo aver attraversato la monumentale Grotta di Seiano, opera ingegneristica risalente al periodo romano, eccoci giungere nel cuore del Parco archeologico di Pausilypon. Ciò che resta dell’antica villa imperiale, del teatro e dell’Odeion fa bella mostra di sé in una cornice d’eccezione. A due passi, si apre il Golfo di Napoli: un giro in barca o qualche immersione ci regalano l’occasione perfetta per scoprire gli ambienti sommersi della villa di Pollione.

Napoli, Parco del Pausilypon – iStock

Vigna di San Martino

Sembra incredibile, eppure nel cuore di Napoli è possibile passeggiare nel verde lussureggiante di una splendida vigna. Meta ideale per un trekking urbano o per un aperitivo nella natura a due passi da un’affollata strada del Vomero, la vigna di San Martino è una vera e propria oasi nascosta tra le vie della città. Per accedervi, bisogna contattare l’associazione Piedi per la Terra, che custodisce questo piccolo gioiello prezioso: proprio l’organizzazione gestisce attività ricreative e tour guidati tra i vigneti, con una vista mozzafiato sul Golfo di Napoli.

Napoli, Vigna di San Martino – 123RF

Palazzo dello Spagnolo

Rione Sanità è forse uno dei quartieri più folkloristici dell’intera città: in questa cornice, possiamo visitare Palazzo dello Spagnolo. Monumentale architettura di gran pregio, è uno degli esempi più fulgidi del barocco napoletano, soprattutto nella sua magnifica scala a doppia rampa che costituisce la facciata dell’edificio. Non tutti sanno che, al suo interno, ormai da anni un ampio spazio è stato dedicato al Museo di Totò. Grandi sforzi sono stati spesi per la creazione di questo omaggio al grande artista, tuttavia il museo non è mai stato aperto al pubblico.

Napoli, Palazzo dello Spagnolo – 123RF

Cimitero delle Fontanelle

Poco distante, sempre nel Rione Sanità, ecco il Cimitero delle Fontanelle: antico ossario scavato nella roccia tufacea, per secoli ha accolto i corpi di coloro che non potevano permettersi altra sepoltura. Nel cimitero sono oggi conservati oltre 40mila resti di persone che soccombettero alle peggiori epidemie del passato, tra cui la grande peste del 1656 e quella di colera del 1836. Uno scorcio di storia che racconta qualcosa di diverso rispetto alle consuete bellezze di cui Napoli è ricca, ma che tuttavia merita una visita.

Napoli, Cimitero delle Fontanelle – Wikipedia

Real Orto Botanico

Istituito nei primi anni dell’800, il Real Orto Botanico di Napoli è un ampio spazio verde che ospita oltre 25mila esemplari, sotto la tutela dell’Università Federico II. L’intero parco è suddiviso in varie aree, tra cui spiccano per bellezza il palmeto e un enorme agrumeto che, con i suoi colori e i suoi odori, regala sensazioni incredibili. Il Castello, splendido edifici risalente al XVI secolo, ha accolto per lungo tempo istituzioni importanti come la biblioteca e l’erbario, mentre oggi è sede del museo di paleobotanica ed etnobotanica.

Napoli, Orto Botanico – Wikimedia

Fontana della Spinacorona

Accanto alla Chiesa di Santa Caterina della Spinacorona c’è una fontana decisamente originale: conosciuta anche come la “fontana della zizza”, rappresenta una donna con ali e zampe d’uccello, dai cui seni sgorga acqua. Il soggetto è la sirena Partenope, simbolo di Napoli: secondo quanto spiegato da un’incisione, i suoi getti d’acqua sono diretti verso il Vesuvio e hanno significato propiziatorio, proteggendo la città dalle eruzioni. La statua originale, scolpita nel ‘500, è stata da anni sostituita con una copia e oggi è custodita presso il Museo Nazionale di San Martino.

Napoli, la fontana della Spinacorona (detta “delle zizze”) – Wikimedia

Ospedale delle bambole

Un luogo davvero magico – e forse anche un pochino inquietante – si trova nella centralissima Spaccanapoli, ed è l’Ospedale delle bambole. Antica bottega dalla storia centenaria, da tempo è stata trasformata in un museo che raccoglie giocattoli e bambole d’epoca. Al suo interno è possibile visitare il laboratorio che si prende cura di bambole di ogni tipo (come si evince dai numerosi “pezzi di ricambio” presenti in ogni angolo). Al bisogno, chiunque può portare il suo giocattolo perché venga riparato, un vero e proprio ospedale per le bambole.

Napoli, Ospedale delle bambole – iStock

Cappella Sansevero

Rimanendo sempre nel centro storico di Napoli, impossibile lasciarsi sfuggire l’occasione di ammirare una delle opere più straordinarie che siano mai state realizzate. Stiamo parlando del Cristo Velato, splendida scultura in marmo realizzata nel 1754 da Giuseppe Sanmartino, un capolavoro senza pari, celebrato in tutto il mondo per la sua perfezione. L’opera è conservata all’interno della Cappella Sansevero, antica chiesa oggi sconsacrata e trasformata in uno dei musei più importanti della città partenopea.

Napoli, Cappella Sansevero – Wikimedia

Farmacia degli Incurabili

Infine, non possiamo lasciare Napoli prima di aver visitato la Farmacia degli Incurabili, connubio perfetto di arte e scienza. Nell’antichità fu un centro d’eccellenza per la ricerca e la produzione di erbe medicinali, mentre in tempi moderni è ammirata principalmente per la sua splendida architettura barocca. Composta di due sale, la farmacia possiede originali scaffalature in radica di noce intagliate e arricchite da numerose ampolle e da 420 vasi policromi in maiolica, ma anche un preziosissimo pavimento in cotto e un incantevole affresco sul soffitto.

Napoli, Farmacia degli Incurabili – Wikimedia

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