L’ex presidente della Confindustria di Napoli Antonio D’Amato è stato citato a giudizio dalla Procura di Napoli per diffamazione aggravata e continuata ai danni di Gianni Lettieri, candidato non eletto a sindaco del capoluogo campano nel 2011 per il Pdl. D’Amato è accusato di aver diffamato Lettieri affermando, nella trasmissione ‘L’infedele’ e sul quotidiano ‘Il Mattino’, che nella campagna elettorale 2011 a Napoli si giocava una partita fondamentale della “legalità contro l’illegalità della camorra”, lasciando intendere che la prima era rappresentata dall’ex magistrato Luigi de Magistris, poi eletto sindaco e la seconda da Lettieri, candidato del Centrodestra. L’udienza davanti al giudice monocratico è stata fissata per il 21 gennaio 2014. All’ex numero uno di Confindustria napoli la Procura contesta di aver offeso, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, l’onore e il decoro di Lettieri nelle due interviste del 23 maggio all’Infedele e del 25 maggio al Mattino. Sia D’Amato, che attualmente è presidente del Gruppo Cavalieri del lavoro del Mezzogiorno, sia Lettieri, che è presidente di AtiTech e di Meridie, società finanziaria quotata alla Borsa Italiana, sono stati, in momenti diversi, presidenti dell’Unione degli Industriali di Napoli.
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