Accedeva abusivamente ai sistemi informatici della polizia muncipale e, con le credenziali di ignari colleghi, faceva multe a persone con cui aveva avuto diverbi o a cui voleva farla pagare inviando a casa sanzioni e decurtazioni dei punti dalla patente. La notizia è stata riportata dal quotidiano ‘la Repubblica’ ed è una storia singolare.
La donna, secondo quanto ricostruito nell’inchiesta dal pm, almeno in una decina di occasioni avrebbe usato il numero di matricola dei colleghi per immettere nel sistema sanzioni a carico di un gruppo di persone non gradite o con le quali aveva avuto attriti personali.
In un caso, ad esempio, avrebbe fatto una multa per un parcheggio non pagato a una sua vicina di casa rea di avere un cane che abbaiava troppo.
Mentre in altri casi le sanzioni erano indirizzate ad alcune persone accusate dalla vigilessa di aver reso delle dichiarazioni a lei non favorevoli in un’indagine partita dopo alcune denunce sporte da lei nei confronti di un suo conoscente.