MpS: suicidio manager Rossi, disposta l’autopsia sul corpo

La Procura ha disposto l’autopsia sul corpo di David Rossi, il 51enne responsabile della comunicazione dell’MpS che si è tolto la vita mercoledì sera gettandosi dalla finestra del suo ufficio. Un atto, che secondo gli inquirenti, servirà a capire le motivazioni che hanno spinto il manager a suicidarsi.   A darci conferma è il pubblico ministero Gabbrielli. Stando alle fonti giudiziarie, infatti, Rossi era preoccupato ma non era stato minacciato. Il manager sposato e con figli, non era indagato nell’inchiesta aperta dalla magistratura di Siena sui vecchi vertici di Monte Paschi di Siena, circa l’acquisto della Banca  Antonveneta nel 2007/2008. Ma, nonostante non risultasse nelle carte della giustizia, era stato soggetto a perquisizioni, sia  a casa che in ufficio il 19 febbraio da parte della Guardia di Finanza. In questa inchiesta risultano come principali indagati l’ex presidente MpS Giuseppe Mussari e l’ex direttore generale Antonio Vigni.  Il Cdm della banca senese il 28 febbraio ha avviato azioni legali, per ottenere un risarcimento danni, nei confronti di Mussari, Vigni e Baldasarri, per aver avviato  operazioni strutturate  Alexandria e Santorini. La notizia, subito balzò agli onori della cronaca ancor prima che gli atti fossero depositati in Tribunale. Su questa fuga di notizie, ha riferito una fonte giudiziaria, la procura di Siena ha aperto un nuovo filone di indagine con l’ipotesi di reato di insider trading contro ignoti.

 

Dopo l’omicidio-suicidio di Perugia ieri sera un altro uomo si è tolto la vita. Si tratta del capo della comunicazione del MPS, David Rossi 51 anni. Il manager poco dopo le 21.00  della scorsa serata,  si è gettato dalla finestra del suo ufficio della  sede di Rocca Salimbeni e finendo in un cortile interno. La molla che ha fatto scattare il disperato gesto, risalirebbe a una decina di giorni fa, quando Rossi venne perquisito nell’ambito dell’inchiesta sul Monte dei Paschi. Sposato, era molto conosciuto in città. Al suo impegno di dirigente della banca, univa anche diverse cariche in campo culturale e artistico. Nel cestino dell’ufficio di Rossi gli investigatori avrebbero trovato un foglietto accartocciato indirizzato alla moglie. Sopra, secondo quanto si apprende, solo poche parole: “Ho fatto una cavolata”. Ad accorgersi della morte di Rossi, è stato il segretario che dopo essere entrato nell’ufficio del 51enne ha visto che la finestra era aperta. L’impiegato si è affacciato e ha visto il corpo del manager riverso a terra.

Gli inquirenti che stanno cercando di risalire ai motivi di un simile gesto,  hanno rilevato che Rossi ieri sera era solo e non aveva ricevuto nessuno.  Oggi i pm decideranno se disporre un’eventuale autopsia. Le indagini sono state avviate dal pm di turno, Nicola Marini, che, ieri sera, si è recato a casa di David Rossi assieme ai colleghi Antonino Nastasi e Aldo Natalini, titolari dell’inchiesta sul Monte dei Paschi. Con loro, un funzionario della squadra mobile.

Nato a Siena il 2 giugno 1961, era laureato in Lettere moderne. Dal 2006 era responsabile dell’Area comunicazione Gruppo Montepaschi, per volere di Giuseppe Mussari. Il 19 febbraio scorso aveva subito la perquisizione del suo ufficio, nell’ambito dell’inchiesta della procura di Siena sul Monte dei Paschi, ma non risultava tra gli indagati.

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