MotoGp: Lorenzo è campione, Stoner un fenomeno

Jorge Lorenzo si laurea campione del mondo della classe MotoGp con una gara d’anticipo. Un titolo strameritato per il pilota spagnolo che in questa stagione ha vinto 6 gare, è caduto solo una volta (ad Assen) e poi non ha mai fatto peggio del secondo posto. Forte, tenace e combattivo quanto basta, a Lorenzo è stato sufficiente arrivare alle spalle di Stoner oggi nel Gran Premio australiano approfittando anche del fatto che Dani Pedrosa è uscito di scena dopo un giro e mezzo. Tanto di cappello al pilota iberico della Honda che da metà stagione in poi ha recuperato tantissimo nei confronti del maiorchino ma lo svantaggio in classifica era davvero tanto e Jorge lo ha gestito nel migliore dei modi. Per il centauro della Yamaha si tratta del quarto mondiale, il secondo in MotoGp (il primo nel 2010) mentre gli altri allori sono arrivati in 250. 

Il Gran Premio di fatto è finito dopo la caduta di Pedrosa. Stoner ha preso il comando, ha salutato tutti e ha fatto gara da solo. Lorenzo ha controllato la sua seconda posizione con tranquillità, anche perché il terzo, Crutchlow, non gli ha dato preoccupazioni. Gli unici sorpassi sono venuti solo per la lotta per il quarto posto, disputa vinta da Andrea Dovizioso che si è messo alle spalle Bautista e Bradl. 7° Rossi con la solita gara anonima.

Ad offuscore la giornata speciale di Lorenzo ci ha pensato Casey Stoner che sulla pista di casa ha dominato la gara in maniera imbarazzante. Non è la prima volta che l’ormai ex campione del mondo metteva tutti in fila sul circuito di Philipp Island ma oggi l’ha fatto (forse) per l’ultima volta. Un biglietto d’addio a un Motomondiale che sicuramente dal prossimo anno lo rimpiangerà. Già, perché Casey ha scelto la famiglia alla carriera da pilota e ci teneva a congedarsi dal suo pubblico e dagli appassionati di motori con una vittoria schiacciante. Quasi a voler dire che se non avesse avuto l’infortunio durante stagione avrebbe di certo partecipato alla bagarre con Lorenzo e Pedrosa. Un campione così mancherà a tutti, tifosi e non. 

 

 

Giulio Cipollitti

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