epa05018908 European Commissioner for Economic and Financial Affairs, Taxation and Customs Pierre Moscovici (L) and Italian Finance Minister Pier Carlo Padoan talk at the start of an EU finance ministers council in Brussels, Belgium, 10 November 2015. EPA/OLIVIER HOSLET

Moscovici e le elezioni del 4 marzo…

L’Europa guarda con preoccupazione al voto italiano  Pierre Moscovici è chiaro: ‘Lavoro molto bene con il governo di Paolo Gentiloni, con Pier Carlo Padoan. E non è un segreto che sugli orientamenti europei, sulle decisioni da prendere nella zona euro c’è una convergenza di punti di vista molto chiara con Paolo Gentiloni, con Pier Carlo Padoan e questo governo’, afferma il vice presidente della Commissione Europea, che d’altro canto punta la sua critica sui 5 Stelle per la proposta di sforamento del deficit e sulla Lega per le parole di Attilio Fontana sulla ‘razza bianca’.  Salvini rispedisce al mittente le parole che definisce una ‘inaccettabile intrusione dei burocrati europei’ nella contesa elettorale italiana.

 Anche Luigi Di Maio risponde a Moscovici, chiedendogli un ‘confronto pubblico’ e dicendosi dispiaciuto per questa ingerenza: ‘Chiedo un confronto pubblico a Moscovici perché le ricette europee finora non hanno funzionato, abbiamo un debito pubblico ancora record. Noi vogliamo fare investimenti anche in deficit ma ad alto moltiplicatore per rinasare il debito’.
Moscovici parla della situazione dell’Italia come uno dei ‘rischi politici’ all’orizzonte in Europa. L’Italia,  ha detto,  si prepara ad elezioni il cui esito è quanto mai indeciso. Quale maggioranza uscirà dal voto di marzo?. Quale programma, quale impegno europeo?
Moscovici si dice comunque fiducioso, anche perché ‘l’Italia è come un gatto: cade sempre in piedi’.

Il vice presidente della Commissione si scaglia contro Lega e M5S. Sul primo fronte definisce ‘scandalose’ le parole di Attilio Fontana, candidato del centrodestra in Lombardia, sulla razza bianca.

Non solo Salvini si è opposta alle dichiarazioni di Moscovici ma anche la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha espresso la sua contrarietà: ‘Penso che l’Europa debba farsi i fatti suoi sulla campagna elettorale italiana e che l’Italia debba disinteressarsi di quello che dice l’Europa. L’Ue ha poco da insegnarci: con noi è stata come quei santoni che fanno finta di curare le malattie e intanto ti rubano tutto il patrimonio’.

 Sul secondo fronte, i 5 Stelle, Moscovici ha definito la proposta di Luigi Di Maio di sforare il tetto del 3% del deficit/Pil per un piano di investimenti ‘un controsenso assoluto: ‘Sul piano economico questa riflessione non è pertinente: il tetto del 3% ha un senso molto preciso, quello di evitare che il debito non slitti ulteriormente. Ridurre il deficit  significa combattere il debito e combattere il debito significa rilanciare la crescita’.

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