Nato nel 1937 , ha avuto una vita avventurosa e prima di dedicarsi all’editoria è stato anche un pugile. Iniziò l’attività editoriale nel 1972 con il libro-reportage «La lunga notte dei Fedayn» scritto dal giornalista Domenico Carratelli. Il libro narrava la strage di atleti israeliani da parte di sequestratori palestinesi durante i Giochi olimpici di Monaco di Baviera.
Pubblicò ‘Il camorrista’ di Giuseppe Marrazzo su Raffale Cutolo da cui fu tratto il film di Giuseppe Tornatore con Ben Gazzara.
Nota l’autobiografia di Tullio Pironti, curata da Mimmo Carratelli «Libri e cazzotti» nella quale si narra il percorso da “scugnizzo” di via Tribunali a pugile (50 incontri, convocato nella Nazionale italiana Pugilato, pesi Welter) e infine libraio ed editore.
La sua libreria di Piazza Dante – nella quale era affiancato dai nipoti Chiara e Cesare – era un punto di riferimento per intellettuali e gente comune, oltre che per tanti studenti. I funerali si terranno in Piazza Dante oggi alle 16 nella Chiesa del Caravaggio.