Ruth Barcan Marcus, filosofa statunitense ed autrice di fondamentali contributi di logica soprattutto sulle contraddizioni, è morta nella sua casa di New Haven (Connecticut) all’età di 90 anni. L’annuncio della scomparsa del gigante del pensiero logico, è stato dato al “New York Times” dalla Yale University, dove ha insegnato fino al 1992. Dopo aver studiato filosofia e matematica alla New York University, iniziò la carriera alla University of Illinois di Chicago, per passare poi alla Northwestern University e quindi alla Yale University. In seguito ha insegnato anche alla University of California di Irvine. Barcan Marcus è stata una delle primissime filosofe americane ad occuparsi di logica nel XX secolo, un campo del pensiero tradizionalmente dominato dagli uomini, dove la studiosa si è dovuta confrontare con titani del calibro di Willard Van Orman Quine, Rudolf Carnap e Kurt Godel. In logica, la filosofa ha creato la “formula di Barcan” e “l’inverso della formula di Barcan”, che definiscono una relazione tra quantificatori e operatori modali. Barcan, dopo i pionieristici studi della seconda metà degli anni Quaranta, ha cercato di chiarire l’ambiguità fra contraddizioni intese come singoli enunciati (o proposizioni, o affermazioni). La “formula di Barcan” recita che “una contraddizione è la congiunzione di una proposizione e della sua negazione”. Negli anni Settanta la filosofa è giunta a delineare una ricostruzione teorica complessiva delle radici stesse della strategia nominalistica. Una ricostruzione all’interno della quale possono essere inquadrati anche i metodi e le idee guida che hanno condotto alla nascita della teoria casuale dei nomi cosi come elaborata da Saul Kripke.
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