Monti: “Io schierato? Sì, ma con le idee”

Coalizioni fondate sulle idee. Con queste parole il premier dimissionario, glissa ancora sulla sua candidatura alle prossime elezioni, costringendo chi si aspettava che Monti nella sua conferenza stampa rivelasse se e con quale coalizione si sarebbe schierato, a restare con il fiato sospeso. “Finora è stato chiesto ai cittadini di schierarsi per qualcuno per schierarsi contro qualcun altro”: “io non mi schiero con nessuno, vorrei che partiti e forze sociali si schierassero sulle idee”, ha dichiarato Monti, auspicando che “le idee, quelle che trovate nell’agenda possano essere condivise da una maggioranza”. “Non parlerei mai di una discesa in politica semmai di una salita in politica, abbiamo bisogno di politica più elevata”, ha aggiunto.

“La nostra agenda non è indirizzata al centro, non a destra e non a sinistra: è modestamente un’agenda erga omnes, chiunque trova titolo di interesse la consideri” ha continuato il premier dimissionario.

“Non distruggere ciò che con grandi sacrifici si è fatto”: questo è il primo punto del documento ‘cambiare l’Italia, riformare l’Europa:agenda per l’impegno comune’, ha ribadito Mario Monti nella conferenza stampa di fine anno.

“L’Italia è un Paese che può sorridere, perché ha risorse straordinarie” e “deve ritrovare quel tanto di fiducia che serve per fare più bambini: si sta autodistruggendo”, ha continuato il professore, aggiungendo che “l’agenda consiste nell’evitare pericolosissimi e illusioniostici passi indietro e deve andare avanti”.

E sulla prospettiva di eliminare l’Imu, ha lanciato un’evidente frecciatina a Berlusconi: “è una proposta bellissima e piena di attrattiva popolare”. “E’ bellissimo, ha aggiunto,  e allora io direi anche ridurre le tasse o reintrodure il concetto che le tasse significa mettere le mani nelle tasche degli italiani…Ma se si farà senza altre grandissime operazioni di politica economica, chi verrà al governo un anno dopo – e non dico dopo cinque anni – dovra mettere l’Imu doppia”.

“Il nuovo governo deve guardare soprattutto al lavoro ma con una prospettiva moderna e non nobilmente arcaica”, ha poi sottolineato il senatore.

Parlando poi  di giustizia ha voluto esprimere “un concetto semplice: è meglio fare leggi ad nazionem e non ad personam”.

“Sulla giustizia, occorre un rafforzamento della disciplina del falso in bilancio, un ampliamento della disciplina sul voto di scambio, un trattamento in materia di prescrizione, una disciplina sulle intercettazioni e una più robusta disciplina sul conflitto d’interessi”, ha aggiunto Monti.

Da parte di Berlusconi c’é un “quadro di comprensione mentale che a me sfugge”, ieri ha detto che questo governo è stato un “disastro”, nei giorni scorsi mi ha offerto la leadership dei moderati.”A queste condizioni non posso accettare nessuna sua proposta”, ha detto ancora il professore.

Il premier ha poi  “respinto in modo netto” le espressioni del leader del Pdl, Angelino Alfano secondo cui il governo sarebbe stato “cedevole verso una delle parti, il Pd”. Un’affermazione che Monti giudica “grave”. “Il nostro governo dal primo all’ultimo giorno si è ispirato doverosamente all’imparzialità”.

Dopo un anno di lavoro “posso dire che ‘emergenza finanziaria e’ superata, gli italiani possono di nuovo essere cittadini d’Europa a testa alta. Non abbiamo usato la strettoia degli aiuti dell’Ue e del Fondo Monetario”. Lo afferma Mario Monti nella conferenza di fine anno.

“Mi ero presentato qui con diversi dei miei colleghi il 4 dicembre 2011 a pochi giorni dell’insediamento: avevamo illustrato provvedimenti presi dal cdm e avevamo rappresentato il quadro periglioso nel quale si trovava il paese” dice Monti in apertura.

Un ringraziamento “molto intenso” al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che con la sua “intuizione” ha reso possibile questo Governo e per i suoi “discreti ma illuminanti consigli” è stato espresso dal premier.

Monti ha voluto ringraziare anche “il Parlamento, i presidenti del Senato Schifani e della Camera Fini” per questo anno di governo. “La nostra navigazione parlamentare – ha detto nella conferenza stampa di fine anno – era complessa, per la complessità dei provvedimenti e per la grande inesperienza politica e parlamentare di quasi tutti noi. Siamo stati, nel pieno rispetto delle norme e dei regolamenti, molto aiutati e di questo sono personalmente grato”.

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