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Il premier uscente, ospite di Omnibus, ha parlato di Imu, Irap e Irpef o meglio del suo programma elettorale che prevede l’ Imu ridotta dal 2013, obiettivo perseguibile “accrescendo la detrazione sulla prima casa da 200 a 400 euro e il raddoppio delle detrazione da 100 a 200, per ciascun figlio e anziano a carico fino a un massimo di 800 euro”. “Il costo stimato – ha detto il leader di Scelta Civica – è due miliardi e mezzo; la copertura viene dal contenimento della spesa corrente primaria pari a circa 3 miliardi”.
Sull’Irap, il programma prevede, una “riduzione favorevole al lavoro dal 2014 con l’eliminazione del monte salari dalla base imponibile dell’Irap”. Il totale, ha spiegato, “sarà pari al dimezzamento dell’attuale carico fiscale sul settore privato, circa 11,5 miliardi di imposta in meno in cinque anni sulle imprese”. Sull’Irpef, invece, il professore ha spiegato di voler ridurrre il peso dell’imposta a partire dai redditi medio bassi attraverso l’aumento delle detrazioni per i carichi familiari e la riduzione delle aliquote a partire da quelle più basse, complessivamente nella legislazione ridurremo il gettito Irpef di 15,5 miliardi”. Sull’argomento interviene il candidato al Senato di Intesa Popolare Andrea Viscardi: “Finora il professore ha svuotato le tasche degli italiani con tetti di imposte che hanno messo in difficoltà anche le famiglie più abbienti. Con il passaggio invece da premier tecnico a protagonista della politica si intravedono spioragli di luce, fino ad oggi giudicati improbabili dallo stesso professore. Sarà il potere della politica, o forse semplicemente l’attrattiva del potere. Italiani, giudicate voi.”
