Monti escluso dall’Arena di Giletti, Zavoli: “Da direttori sgarro palese ed inquietante”

Il premier dimissionario Mario Monti  non parteciperà alla puntata di domenica 6 gennaio dell’Arena di Massimo Giletti. La decisione è stata presa dalla stessa azienda, in seguito alla raccomandazione approvata lo scorso 19 dicembre, ad escludere ì le presenze di ospiti politici nei giorni festivi.

Intanto la commissione di Vigilanza della Rai, ha varato il via libera al regolamento sulla par condicio in vista delle elezioni del 24 e 25 febbraio.  In particolare le nuove norme “definiscono in modo più preciso rispetto al passato il ruolo del premier nel caso in cui abbia una funzione politica”: “il premier deve sottostare a tutte le regole della comunicazione politica come tutti gli altri”. Lo spiega Vincenzo Vita (Pd) a proposito del premier uscente Monti.

“Quanto più tarderemo ad approvare la delibera, tanto più la Rai si sentirà messa in un angolo rispetto al rapporto con una parte dell’azienda che cade in totale ribalteria rispetto al cda”: ha dichiarato il presidente della commissione di Vigilanza Rai Sergio Zavoli durante la seduta convocata per approvare la delibera sul regolamento di attuazione della par condicio per il servizio pubblico. Inoltre, in merito ai direttori di reti e testate Rai, Zavoli ha ribadito: “va chiarito con la Rai come mai i direttori di reti e testate decidano come formulare gli inviti”, sottolineando che “c’é un atteggiamento recidivo e inquietante” e che “lo sgarro è palese e grave”.

Le diverse ospitate tv del politico di turno, contravvengono anche all’invito del dg Rai Gubitosi in cui raccomandava di applicare per intanto la delibera del 2008 sulla par condicio e l’atto di indirizzo del 2003.

L’intervento di Zavoli ha fatto seguito a quello di Paolo Bonaiuti del Pdl che, riferendosi alle polemiche pre-natalizie sulla presenza di Silvio Berlusconi in tv, e ribadendo le critiche sulle ripetute presenze di Mario Monti nei programmi di informazione Rai, aveva detto: “Se tanto allarme desta l’infrazione della par condicio da parte di un singolo membro, perché non ci chiediamo come mai il rappresentante di una lista ancora senza nome va in tv nello stesso programma due volte nell’arco di 23 giorni? – e qui il riferimento è a Unomattina di ieri e di qualche settimana fa -. Ci è andato come presidente del Consiglio o come candidato?”. “Così – si è chiesto Bonaiuti – non si crea una posizione di privilegio?”.  Sempre Bonaiuti aveva chiesto “se per andare in tv bisogna passare per il dg Gubitosi oppure per i soliti canali”, intendendo i direttori di reti e testate.

– “Monti è apparso ieri  ad ‘UnoMattina’per la seconda volta in tre settimane, per l’esattezza dall’undici dicembre scorso. Quando Berlusconi osò presentarsi allo stesso programma per la prima volta il 27 dicembre, il direttore generale della Rai chiamò in causa dirigenti e direttori che avevano osato aprire le porte all’intruso e, tutto trafelato, promise rigore e severità alla commissione di Vigilanza Rai. Evidentemente il direttore Gubitosi non è ancora tornato dalle sue vacanze e nessuno lo ha avvertito, altrimenti si sarebbe fatto sentire lui”, ha dichiarato l’esponente  del Pdl Paolo Bonaiuti, componente della commissione di Vigilanza Rai.

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