Monti attacca il governo e spiega i motivi delle sue dimissioni. Per il professore l’esecutivo italiano ormai è succube del Pdl, al punto che ironizza: “si scrive Letta ma si legge Brunetta”. Quindi l’ex premier fa sapere che la decisione di lasciare il partito da lui fondato risponde all’esigenza di “restituire serietà alla politica” e di portare allo scoperto il ‘gioco’ di Mario Mauro e Pier Ferdinando Casini: “Si stanno riavvicinando al Pdl per ragioni elettorali, dopo che Mauro mi ha pregato di prenderlo nel partito”. Non ha peli sulla lingua Mario Monti, e nel corso dell’intervista rilasciata a Lucia Annunziata si scaglia contro un governo che “deve essere il governo del fare” mentre, a causa delle dinamiche interne a Pd e Pdl, “si comporta come governo del disfare”, rimettendo in discussione molto di quanto fatto nei mesi scorsi dall’esecutivo Monti. In politica economica, poi, “deve smetterla di inginocchiarsi davanti ai diktat del Pdl, come fatto sull’Imu”.
E riguardo all’alleanza con il Pdl precisa: “Deve trattarsi di un Pdl diverso da quello visto fin qui, “depurato da certe personalità e certi meccanismi”. Il riferimento è a Silvio Berlusconi, per la cui decadenza Mario Monti ha detto di essere intenzionato a votare – “e vedremo se in Italia c’é uno stato di diritto…” – ma anche ad altri, come Maurizio Gasparri: “Sì, dopo aver chiesto se anche Empy fosse sparito come Mario Monti, è ancora vice presidente del Senato”. Il riferimento è al cucciolo ricevuto in ‘dono’ da Daria Bignardi nel corso delle Invasioni Barbariche. Un ‘blitz’ dice Mario Monti che mostra di non aver apprezzato affatto il gesto: “la sua collega, e chiamarla collega e’ dire molto, mi mise in braccio il cagnolino senza che io fossi a conoscenza della cosa”..