Monti-bis. scontro Alfano, Casini, Bersani. Il premier: “Governo tecnico limitato nel tempo”

Monti bis? E’ questo l’interrogativo che pone sul piede di guerra Udc, Pdl e Pd che su tale questione  non mascherano le proprie divergenze. Il premier da parte sua ribadisce la temporaneità del suo incarico, mostrando scetticismo rispetto all’ipotesi che in Italia “non possa essere eletto un leader in grado di guidare il Paese”.

Per Alfano la soluzione è semplice: se Monti vuole restare ha un unico modo per farlo, candidarsi.

Alternativa questa che il presidente del Consiglio non ha mai preso in considerazione, anche perché secondo l’ex Guardasigilli una tale prospettiva farebbe  venir meno il “sale” della democrazia.

Di opinione completamente differente è PierFerdinando Casini. Per il leader dell’Udc c’è solo un’alternartiva a Monti: Monti bis. “Il  cammino del governo non va interrotto perché la strada è ancora lunga”, ribadisce Casini.

A moderare i toni ci pensa Fini: “L’auspicio è che chiunque vinca le elezioni non consideri il governo Monti una parentesi da archiviare in breve tempo”, afferma il presidente della Camera, che però ribadisce l’importanza di ulteriori riforme per il futuro dell’Italia.

Bersani invece si rimette nelle mani degli italiani: “Tocca solo al popolo decidere chi governerà”, sottolinea il leader Pd che però ribadisce la sua piena dfiducia in Monti.

Poi, si lascia scappare una battuta sulle agenzie di rating: “Parliamo senza ambiguità della prospettiva delle elezioni,sempre che Moody’s o Standard e Poor’s non le aboliscano sostituendole con una consultazione fra banchieri”.

Contrari ad n esecutivo Monti prolungato nel tempo, anche il Carroccio e l’Italia dei Valori.

Monti invece non si espone, confidando nelle capacità decisionali degli italiani:  “Mi rifiuto di pensare che un grande Paese democratico come l’Italia non si possa eleggere un leader che sia in grado di guidare il paese dove gli elettori credono”, dichiara nel suo intervento a porte chiuse,  al workshop Ambrosetti di Cernobbio Cernobbio. L

Poi il premier elogia “il senso di responsabilità dimostrato dai partiti, pur precisando che contro le lobby non hanno dimostrato abbastanza fermezza”. “Queste, secondo il premier, meriterebbero maggiore considerazione”. Poi non manca un riferimento alla legge elettorale, per la quale auspica la riforma,

 “Ho visto una politica migliore di quella che immaginavo”, dichiara poi, insistendo sulla natura “limitata” del suo incarico. Monti è certo dunque che al suo governo ci sia un’alternativa, ora bisognerebbe convincerne gli italiani.

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