In a handout photo made available by Chigi Palace press office, Italian Interior Minister Luciana Lamorgese attends the first cabinet meeting of the new government, Rome, Italy, 05 September 2019. Premier-designate Giuseppe Conte's second government, an alliance between the anti-establishment 5-Star Movement (M5S) and the centre-left Democratic Party (PD), was sworn in Thursday and will face confidence votes in the House Monday and the Senate Tuesday. ANSA/FILIPPO ATTILI CHIGI PALACE PRESS OFFICE +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Ministro Lamorgese e decreti salviniani di sicurezza

“Credo molto nell’integrazione. Abbandonare queste persone senza offrire loro una prospettiva alimenta il rischio che vengano attratti dai circuiti criminali. Se i migranti si sentono rifiutati dallo stato, tra l’altro, si corre anche il rischio che rispondano al richiamo della radicalizzazione. Ma un’efficace integrazione ha bisogno di risorse adeguate: per questo il Viminale, davanti a una grave situazione in cui i bandi di gara andavano sempre deserti a causa di tagli lineari, ha riconosciuto ai prefetti la possibilità di aumentare in modo flessibile, a seconda delle diverse esigenze territoriali, i fondi da destinare ai servizi per i migranti”. Lo afferma il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese nel corso di una intervista a “Il Foglio”.

La titolare del Viminale conferma che presenterà agli esponenti della maggioranza una proposta di modifica ai decreti sicurezza voluti dal suo predecessore Matteo Salvini, frutto “dei rilievi formulati dalla Presidenza della Repubblica”. Oggi si terrà infatti un vertice dove il ministro dell’Interno presenterà il piano che mira a smontare i tanto contestati decreti Salvini. Con un obiettivo ambizioso: rivedere le norme anti Ong, ma anche ampliare la tipologia di permessi di soggiorno in modo di riavvicinarsi il più possibile alla protezione umanitaria.

Attualmente sono previste per le navi delle Organizzazioni non governative, multe fino a 1 milione di euro, confisca immediata della nave e arresto del comandante che dovesse violare il divieto di ingresso in acque italiane. Con le modifiche le multe dovrebbero essere decisamente meno salate: da 10 a 50mila euro e l’arresto del comandante è previsto solo in caso di reiterazione della condotta contestata.

In materia di permessi di soggiorno, è previsto un ampliamento della protezione speciale a casi di disagio psichico, vittime di tratta, grave vulnerabilità e nuclei familiari. Non verrà reinserito il permesso umanitario tanto demonizzato dal leader leghista Matteo Salvini e abolito dal primo decreto sicurezza.

L’anagrafe per i richiedenti asilo. Il ministro Lamorgese su questo punto quello che proporrà alla maggioranza è di tornare a riconoscere il permesso di soggiorno per richiedente asilo come titolo sufficiente per l’iscrizione all’anagrafe e dunque il diritto a godere di tutti i servizi legati alla residenza, dalle prestazioni sanitarie alla possibilità di aprire un conto in banca.

Per la cittadinanza infine si ritorna ai due anni come tempo massimo per l’ultimazione delle pratiche e al silenzio-assenso tranne nei casi di gravi procedimenti penali in atto. Attualmente con i decreti Salvini erano raddoppiati – da 24 a 48 mesi – i termini per la conclusione dell’iter per la concessione della cittadinanza per residenza al compimento dei 18 anni dei figli di cittadini stranieri nati in Italia e di quella per matrimonio.

Non si fa attendere la replica del leader leghista Matteo Salvini. “Pazzesco. Con tutti i problemi che ci sono in Italia qual è la loro priorità? Smantellare i Decreti sicurezza: più protezioni ‘umanitarie’, tempi più rapidi per dare la cittadinanza, stop alle multe per le Ong, stop alla confisca delle navi. Ale’! Pensano di fare un dispetto a Salvini, fanno solo il male del Paese”. Lo scrive su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini. E aggiunge: “Noi cercheremo di fermare chi vuole fermare i decreti sicurezza. Come cambiano le persone. Conte evidentemente ha cambiato idea, io no. Nei decreti sicurezza si parla anche di soldi ai sindaci, tutele ai poliziotti, fondi all’agenzia per i beni sequestrati e confiscati alla mafia. Chi parla di cancellare i decreti sicurezza aiuta la mafia, la camorra e l’ndrangheta. Riaprire i porti è una follia. Saremo in tutte le piazza italiane per cercare di fermarli”. E avverte: “Se scende da un barcone uno con il coronavirus denuncio il ministro per attentato alla salute pubblica”.

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